L’AQUILA – Il vice presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Roberto Santangelo, è intervenuto questa mattina alla cerimonia di premiazione della diciottesima edizione del premio dedicato al giornalista aquilano “Guido Polidoro”.
Un intervento istituzionale incentrato sul tema dell’“informazione sotto scorta”, scelto quest’anno dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo per tenere alta l’attenzione sulla condizione di costante minaccia e intimidazione in cui vivono tanti redattori italiani.
“L’Abruzzo non è esente da questo fenomeno – ha detto Santangelo – Solo nel 2019 abbiamo assistito a casi di giornalisti aggrediti per aver scelto di raccontare storie ‘scomode’ o ai quali è stato di fatto impedito di svolgere correttamene il proprio lavoro”.
La giuria del Premio, presieduta da Walter Capezzali e composta da rappresentanti del Consiglio regionale, della Fondazione Carispaq, della Bper e del Consiglio Nazionale dell’Ordine, ha scelto come miglior articolo quello di Adele Di Feliciantonio, che per “Il Centro” ha raccontato la storia di Arshad, un ragazzo della comunità “Salam” di San Pietro di Isola del Gran Sasso.
La giornalista ha documentato la malattia, la morte e poi il difficile viaggio di Simona, responsabile della comunità, che ha accompagnato la salma di Arshad fino al paese di origine, il piccolo villaggio di Bara, sulle montagne presidiate dai talebani tra il Pakistan e l’Afghanistan.
Secondo posto per Simona Cococcia, per il servizio del TG5, “L’Aquila dieci anni dopo il sisma. Le suore, resistere per la comunità”. Terzo premio per Natalfrancesco Litterio con l’articolo “Dolce terra di confino, Natalia e Leone Ginsburg a Pizzoli, pubblicato su “Il Capoluogo”. La giuria ha inoltre conferito tre menzioni speciali: Paolo Pacitti (Rainews 24), Diana Pompetti (Il Centro) e Silvia Santucci (Virtuquotidiane.it).
Il Premio alla carriera, su indicazione del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti, è stato conferito a Fabrizio Masciangioli.
La cerimonia è stata introdotta dall’intervento del segretario nazionale di “Ossigeno per l’informazione”, Giuseppe Mennella. “Ossigeno” svolge un’opera di documentazione e analisi del crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani, in particolare contro i cronisti impegnati in prima linea nelle regioni del Mezzogiorno, nella raccolta e diffusione delle informazioni di pubblico interesse più scomode e, in particolare, nella ricerca delle verità più nascoste in materia di criminalità organizzata.