PESCARA – Il ministero della Giustizia si è costituito parte civile nei confronti dell’ex prefetto di Pescara Provolo e altri 7 dirigenti pubblici nel procedimento per il depistaggio sul disastro dell’hotel Rigopiano di Farindola nel quale, sotto la valanga del 18 gennaio 2017, morirono 29 persone.
E’quanto emerge dalla richiesta presentata dall’avvocatura dello Stato dell’Aquila nell’udienza preliminare a Pescara. Il ministero ritiene che la condotta dei dirigenti della Prefettura avrebbe leso immagine e prestigio della giustizia: secondo i capi d’accusa “hanno pesantemente pregiudicato il funzionale e organico svolgimento dell’attività investigativa propria dell’Autorità procedente”, si legge sull’atto di citazione presentato al Gup Sarandrea. Il lavoro della magistratura sarebbe stato ostacolato “costringendo uomini e mezzi messi a disposizione dallo Stato a un non previsto aggravio di impegno e sforzo che ha inciso gravemente sul raggiungimento da parte della PA degli altri obiettivi istituzionalmente curati dalla PA”.