TERAMO – Il parcheggio di Via del Tiro a Segno, a Teramo, un luogo che dovrebbe essere tranquillo, utile, funzionale, si è trasformato in un terreno fertile per scassinatori e ladri. Da giorni, chiunque osi lasciare l’auto lì, anche solo per pochi minuti, rischia di trovare il proprio mezzo saccheggiato. Le vittime? Genitori che accompagnano i figli a scuola e insegnanti, semplicemente colpevoli di svolgere il proprio lavoro presso l’Istituto D’Alessandro.
Eppure, come spesso accade, il problema non è tanto nella “banalità del male”, quanto nell’indifferenza delle istituzioni. Furti a ripetizione, vetri rotti, oggetti personali sottratti: la scena è desolante e si ripete, con una prevedibilità che lascia interdetti. Nel frattempo, però, nessuno si muove.
La chiusura provvisoria del parco fluviale sotto il Ponte San Ferdinando, infatti, ha ridotto il passaggio dei pedoni e trasformato la zona in un angolo isolato. A peggiorare il quadro, la totale assenza di telecamere di sorveglianza, una carenza che appare quasi ironica in una città che dovrebbe, quantomeno, garantire un minimo di sicurezza ai propri cittadini.
Il silenzio delle istituzioni suona come una tacita accettazione: “Il parcheggio è zona franca, arrangiatevi”. La domanda è:
“Davvero a Teramo siamo arrivati al punto in cui parcheggiare l’auto è un atto di incoscienza?”.
Cristian Di Filippantonio