ROMA – “Entro il 15 novembre arriveranno i moduli di richiesta del Srdc, lo Sgravio reddito di cittadinanza. Si tratta del bonus che viene riconosciuto alle imprese che assumono un beneficiario del reddito di cittadinanza e che riceveranno un incentivo per le mensilità rimanenti in cui il beneficiario avrebbe dovuto ricevere il sussidio” dichiara il deputato 5 stelle Fabio Berardini. “Le disponibilità dei posti vacanti devono essere comunicate telematicamente attraverso il sistema informativo dell’ANPAL. Se l’assunzione avviene a tempo pieno e indeterminato compreso il contratto di apprendistato, il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore e comunque non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità. La durata dell’esonero sarà pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute del Reddito di cittadinanza. Contestualmente all’assunzione il datore di lavoro può stipulare, qualora necessario, un patto di formazione, presso il CPI, con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale. Sono previsti dei vantaggi anche per i beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio. Ad essi sarà riconosciuto, in un’unica soluzione, un beneficio addizionale pari a sei mensilità di Reddito di cittadinanza, nei limiti di 780 euro mensili. Le modalità di richiesta e di erogazione del beneficio addizionale saranno stabilite con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico. Nel caso in cui il datore di lavoro abbia esaurito gli incentivi alle assunzioni previsti dall’ultima Legge di Bilancio, gli sgravi contributivi sono fruiti sotto forma di credito di imposta” spiega il deputato. “Il reddito di cittadinanza serve a dare una seconda opportunità a chi è rimasto indietro a dimostrazione che questo strumento è una politica attiva del mercato del lavoro con l’obiettivo di ricollocare le persone e supportare le imprese” conclude Fabio Berardini.