TERAMO – “La “questione terremoto” è sempre stata in cima all’azione di questa nuova amministrazione comunale. Siamo sempre stati perfettamente coscienti ed attenti a come le varie scosse che si sono ripetute dall’agosto 2016, a cui si è aggiunta la calamità della neve, abbiano duramente provato il nostro territorio fino a metterlo in ginocchio dal punta di vista sociale ed economico”. Inizia così l’intervento del gruppo di maggioranza del Comune di Teramo – composto dal Sindaco Gianguido D’Alberto e dai capigruppo Andrea Core, Luca Pilotti, Giovanni Luzii, Piergiorgio Passerini, MaurizioVerna – sulla questione terremoto e sulla Ricostruzione a cui sarà dedicato un consiglio straordinario nelle prossime settimane, con l’invito a partecipare rivolto a tutti gli attori istituzionali e rappresentanti del territorio, sia a livello provinciale, sia regionale, sia parlamentare, oltre che al neo Commissario straordinario, Piero Farabollini.
“Abbiamo sempre cercato di tenerci lontani da strumentalizzazioni e semplificazioni – dicono dalla maggioranza – che non sarebbero proprie di chi è chiamato ad incarichi istituzionali ed amministrativi, né tantomeno vogliamo farci tirare in un inutile gioco al rimpallo di responsabilità tra i vari livelli istituzionali. A noi è sempre interessato unicamente il bene dei cittadini! Abbiamo sempre denunciato come la gestione della post-emergenza fosse stata completamente sbagliata. Si è partiti da un cratere e da interventi individuati a seguito delle prime scosse ad Amatrice, che man mano si sono ampliate con il propagarsi dello sciame sismico, il tutto nell’assenza di un testo unico sulle emergenze, che diventa sempre più una priorità per qualsivoglia Governo che abbia a cuore la vita e la salute dei cittadini. Si aggiunga che il nostro territorio non aveva completato le attività relative alla ricostruzione post-sisma del 2009. Abbiamo sempre denunciato come l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione lavorasse in costante ritardo ed in affanno, sia per quanto riguarda la capacità gestionale necessaria per organizzare un ufficio così delicato ed articolato, chiamato a dare risposte rapide e concrete ai cittadini, sia per quanto riguarda una carenza di personale diventata col tempo drammatica, con numeri completamente inadeguati. Abbiamo sempre denunciato come chi ci ha preceduto è rimasto più imbrigliato in discussioni interne che pensare alle responsabilità del proprio ruolo, da esercitarsi ponendo il nostro Comune come capofila tra quelli del cratere”.
Il sindaco ed i capigruppo proseguono: “Sono passati due anni e la situazione è sempre più drammatica. È venuto il momento di dire basta! I dati del nostro Comune sono impietosi: circa 4.000 sfollati, circa 1.000 nuclei familiari che usufruiscono del C.A.S. e a questi si aggiungano circa 100 famiglie assistite negli alberghi, quasi 1.500 schede AeDes a fronte di quasi zero cantieri aperti, sintomo di una ricostruzione che non è partita. Non possiamo tollerare che la questione terremoto sia completamente uscita dai radar del dibattito pubblico, come fosse un’emergenza superata e che riguardi un passato non più attuale. Non possiamo tollerare che il sospiro di sollievo e di felicità che ha indotto molti di noi ad affermare “per fortuna nessuna vittima”, si trasformi in senso di frustrazione e di rabbia al punto da spingere qualcuno ad un errore drammatico e macabro, nel pensare “purtroppo nessuna vittima”. Non possiamo tollerare l’oblio al quale sembriamo destinati. Non possiamo tollerare un Ufficio Speciale per la Ricostruzione lasciato nel più totale abbandono, senza una vera guida politica e gestionale, con personale totalmente insufficiente nei numeri, demotivato e scoraggiato davanti all’impossibilità di lavorare nel senso e nella direzione immaginati. Lo avevamo detto in ogni modo durante la passata campagna elettorale: siamo pronti a battere i pugni, senza paura alcuna di ipotetiche filiere politico-istituzionali. La Ricostruzione è la priorità, l’emergenza assoluta del nostro territorio e del nostro Comune, e noi come loro rappresentanti vogliamo farci carico di oneri ed onori”.
D’Alberto, Core, Pilotti, Luzii, Passerini e Verna concludono: “Nelle prossime settimane convocheremo un Consiglio Comunale straordinario, che siamo certi troverà la più larga condivisione anche dall’opposizione, sulla questione Terremoto: inviteremo a partecipare tutti gli attori istituzionali presenti e rappresentanti del nostro territorio, sia a livello parlamentare che regionale e provinciale, oltre al neo Commissario Straordinario, discutendo con loro di tutto ciò che, a nostro avviso, è necessario per dare la spinta necessaria a far ripartire Teramo: proposte di intervento normativo, riequilibrio del cratere ad oggi tarato solo sulle prime scosse, proroga dello stato di emergenza in modo da consentire una serena programmazione, sblocco della ricostruzione leggera, riorganizzazione degli uffici a cominciare dalla governance dell’USR e dal numero esiguo del personale, nuove modalità di gestione delle pratiche e delle competenze. Abbiamo bisogno di un segnale chiaro e tangibile, perché non possiamo più attendere. Con la forza di queste proposte siamo certi che troveranno la convergenza di tutta l’assise comunale: siamo pronti a mobilitarci con i cittadini sia davanti ala Regione, sia al Parlamento. È venuto il momento, per ognuno di noi, di assumerci ogni responsabilità, presente, passata e futura, evitando strumentalizzazioni in vista di questo o di quell’altro appuntamento elettorale. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.