TERAMO – Con una vera e propria festa del cinema è calato il sipario sulla 23^ edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo”. “E’ un onore ricevere questo riconoscimento intitolato ad un vero gigante della fotografia cinematografica come Gianni Di Venanzo”. E’ quello che hanno detto salendo sul palco per ritirare l’Esposimetro d’Oro i vincitori della sezione film straniero e film italiano, rispettivamente Pawel Edelman, premiato per il film di Roman Polanski Quello che non so di lei, e Francesca Amitrano, premiata per il film Ammore e Malavita dei Manetti Bros. Prima di ritirare l’ambito riconoscimento, la presentatrice della serata Chiara Giallonardo, brillante come sempre,  e il presidente della giuria del Premio, Stefano Masi, hanno letto le motivazioni: l’Esposimetro d’Oro è stato assegnato a Pawel Edelman Per aver fornito un’eleganza inquietante alla scrittura del giallo psicologico “Quello che non so di lei”, ennesimo capitolo della sua collaborazione con Roman Polanski; l’Esposimetro d’Oro per un film italiano è stato assegnato a Francesca Amitrano, molto emozionata e contenta: “Mi sembra un sogno essere qui ed essere premiata – ha detto –  Gianni Di Venanzo per chi fa il mio mestiere è un mito. Questa la motivazione letta sul palco:” Per aver saputo dominare con perfetta misura ed equilibrio una tavolozza di colore ferocemente pop nel film “Ammore e Malavita” dei Manetti Bros.

Lo stesso Masi ha letto le motivazioni della giuria nell’assegnare gli altri due Esposimetri d’Oro, quello alla Memoria a Michael Ballhaus (Per aver percorso la stessa rotta battuta a suo tempo dai maestri dell’Espressionismo tedesco – e con la stessa ricchezza di risonanze – dall’Europa a Hollywood, da Rainer Werner Fassbinder fino a Martin Scorsese) e quello alla Carriera a Lamberto Caimi (Per aver incarnato la nobiltà del cinema milanese, in un percorso che, seguendo la carriera di Ermanno Olmi, muove dal documentario industriale fino a quella che negli anni Sessanta veniva considerata la Nouvelle Vague Italiana).

Molto applauditi gli interventi della madrina del Premio Di Venanzo, Pamela Villoresi e di Michele Placido.Il popolare attore e regista, che sta lavorando ad un film sulla vita di Caravaggio, ha fatto un parallelo tra la capacità di dare luce del pittore e nei suoi famosi quadri e quella di Gianni Di Venanzo per i suoi film. Molto apprezzato anche Randall Paul, l’attore americano che ha lavorato in film di grandissimo valore quali Quattro matrimoni e un funerale, Mission Impossible, Eyes Wide Shut, e che ha scelto di vivere a Miglianico dopo aver sposato la moglie abruzzese Celeste Di Febo. Ma il pubblico ha tributato entusiasmo anche per gli abruzzesi doc Giacinto Palmarini, bravissimo attore teramano, e per il regista albense Mauro John Capece, che ha diretto i due attori nel suo film SFashion.Premiata per il suo lavoro Carla Vistarini, autrice tv di programmi di grande successo, scrittrice e paroliera, sorella, tra l’altro, di Mita Medici, madrina della scorsa edizione del Premio. Riconoscimenti anche per il dj e musicista teramano Stefano De Angelis, che ha aperto la serata con una sua performance musicale molto apprezzata,e per il documentarista Gianfranco Bernabei.

Sono state consegnate anche le targhe speciali: il “Premio speciale Peppe Berardini” per l’Autore della fotografia di una fiction tv è andata a Giovanni Galasso per la fiction Scomparsa di Fabrizio Costa, trasmessa da Rai Uno. Assegnata a Vladan Radovic, già premiato con l’Esposimetro d’Oro 2015 per un film italiano (Anime neredi Francesco Munzi), la “Targa Speciale della Giuria – Marco Onorato”. E’ andato al film Il treno degli altipiani di Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli il “1° Premio Francesco Tentarelli” dedicato ai film realizzati con il finanziamento della Regione Abruzzo.

La “Targa Speciale Integrazione e Solidarietà – Marco Pannella”, è stata assegnata a Moni Ovadia, l’attore, cantante, musicista e scrittore italiano di famiglia ebraico sefardita, intervenuto con un messaggio video nel quale ha ringraziato l’organizzazione per il riconoscimento.

Sono saliti sul palco del Comunale anche gli studenti del polo agrario dell’Istituto Di Poppa-Rozzi di Teramo ai quali è stato consegnato il “9° Premio Speciale IZSAM G.Caporale” curato dall’Istituto Zooprofilattico, per essersi aggiudicati il concorso di cortometraggi dedicati al rapporto uomo-animale con il loro Io e la mia asinella.

Precisa come sempre la regia della cerimonia curata da Gianfranco Manetta.

Ma nonostante il sipario sia calato sul momento clou dell’intera manifestazione, l’edizione 2018 del Di Venanzo celebra ancora alcuni appuntamenti. Domani, domenica 14 ottobre, i cineasti ospiti di Teramo Nostra incontreranno domani mattina alle 9.00, presso la sala convegni dell’Hotel Abruzzi, la sezione di Teramo del FIDAPA-BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) guidata dalla Presidente Laura De Berardinis. A seguire gli ospiti visiteranno Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, dove, in collaborazione con Il FAI, potranno conoscere le collezioni d’arte ospitate all’interno dell’antica dimora teramana