PESCARA – È rientrato l’allarme bomba scattato questa mattina in Piazza Italia a Pescara per un’auto sospetta, un pick up Toyota, parcheggiata nei pressi dell’ingresso principale di Prefettura e Provincia, a 50 metri da Palazzo di Città. Sul posto erano intervenuti subito uomini di polizia, carabinieri e vigili urbani. Il veicolo è stato quindi bonificato dagli artificieri, mentre tutta la zona isolata e le strade adiacenti chiuse al traffico veicolare e dei pedoni.
Le indagini delle forze dell’ordine sono proseguite per rintracciare il proprietario dell’auto, D.R.A., un 34enne residente a Lettomanoppello. L’uomo nelle prime ore di oggi si era allontanato dalla propria abitazione, a bordo di un veicolo tipo pick-up, di colore rosso, in uso alla sua famiglia che aveva segnalato il fatto ai Carabinieri del posto.
Il 34enne, che in passato è stato sottoposto a trattamenti sanitari in luoghi di cura psichiatrici per un disturbo paranoide, al momento dell’allontanamento era in forte stato di agitazione. Il mezzo utilizzato per l’allontanamento è stato poi rinvenuto in mattinata, verso le ore 9.30, davanti alla Prefettura di Pescara. Si è ipotizzato che l’uomo potesse avere raggiunto il luogo in relazione ad un provvedimento di sospensione della licenza a carico dello zio D.R.C., titolare di una fabbrica di polvere nera sita a Lettomanoppello, presso la quale lo stesso sporadicamente ha prestato attività lavorativa.
Il veicolo, poi individuato dinanzi la locale Prefettura, è stato sottoposto a controllo da parte del personale del Nucleo Artificieri e Cinofili, senza trovare nulla. Le ricerche dell’uomo, svolte da Carabinieri e Polizia di Stato, sono terminate verso le ore 13.30 quando alcune persone hanno segnalato in località Scafa, lungo la Tiburtina Valeria, una persona di sesso maschile che girovagava in canottiera. D.R.A. è stato trovato in stato confusionale e ha detto di non ricordare niente delle ultime ore di vita.