Il pari per il Teramo (1-1) subito al minuto 93 sa di beffa, sa di beffa l’espulsione di Proietti, il migliore in campo, al minuto 92, sa di beffa una giornata nella quale i biancorossi avrebbero potuto dare un calcio alle streghe, vincendo la prima gara del campionato.
Peccato, perché nell’arco della contesa gli undici di Zichella, annebbiati solo nell’approccio alla gara, avevano dato dimostrazione di esserci, e col passare del tempo erano apparsi, per gran parte, più squadra degli imbattuti romagnoli, che mantengono, invece, tale “status”, quando neanche loro ci credevano più.
Il pari, infatti, è arrivato nel mezzo dei cinque minuti di recupero e dagli sviluppi di un calcio d’angolo deviato di testa, imparabilmente, da Venturini, in campo da un quarto d’ora soltanto perché Ferrani, l’ex, aveva avuto problemi di crampi.
Il Teramo era in dieci da un minuto, per un’espulsione, quella di Proietti, che ha visto solo l’arbitro e che lascia tutti molto perplessi, anche perchè Bonaventura è una “montagna” crollata di colpo, a terra, come un fuscello, senza aggiungere che lo stesso Proietti, uscendo dal Romeo Neri, lo ha cercato per dirgliene quattro…
Molto più ragionato e pulito era stato il goal del Teramo di Ranieri dopo 8 minuti dall’inizio, con uno spunto di Ventola sulla destra, andato al cross due volte consecutivamente per Barbuti: palla indietro all’accorrente Ranieri e botta dai 20 metri sulla quale Scotti non sarebbe mai potuto arrivare.
La consolazione?
Aldilà delle scelte degli uomini mandati inizialmente in campo (in panchina nomi eccellenti), il Teramo di Zichella-due è piaciuto: ha pressato, corso tanto, si è saputo sacrificare e non ha disdegnato azioni anche importanti che, se sfruttate meglio, avrebbe permesso di chiudere anzitempo la partita.
Non resta che ripartire da qui… ma quanta rabbia!