GIULIANOVA – Il Sindaco Jwan Costantini, con il Vice sindaco Lidia Albani, ha visitato questa mattina le scuole cittadine, dagli istituti dell’ Infanzia alle Primarie di secondo grado, tutte al loro primo giorno di lezione. Il lungo incontro istituzionale, presente anche l’assessore Soccorsa Ciliberti, è iniziato poco dopo il suono della campanella ed è stato accolto con disponibilità e cordialità dalle dirigenti dei due circoli didattici, Carmen Di Odoardo e Angela Pallini, dagli insegnanti e dal personale. Sorpresi, ma comunque molto attenti, gli alunni di tutte le classi, a cui sono state rivolte parole di plauso e di incoraggiamento. “ Siete stati bravi lo scorso anno – ha detto il sindaco insistendo sul rispetto delle misure di prevenzione sanitaria – Oggi siatelo ancora, anzi di più. Vogliamo essere certi che questo, se tutti si impegneranno davvero, sia l’ultimo anno scolastico con la mascherina. Ci vengono richiesti ulteriori sacrifici: non compromettete quelli fatti nelle aule con comportamenti scorretti nei cortili o sulla strada di casa. Ascoltate i vostri insegnanti, siate educati nei modi, ma vivaci nella voglia di imparare e di migliorare”. Il Vice sindaco Lidia Albani, assessore alla Pubblica Istruzione, ha notato con soddisfazione la perfetta organizzazione agli ingressi. “ Ringrazio per questo – ha sottolineato – le dirigenti scolastiche, il corpo docente, il personale. In entrata e in uscita, è stato applicato il massimo rigore: senza smagliature il controllo dei greenpass e della temperatura, oltre alla redazione dei registri delle presenze. Se l’anno scolastico si svolgerà senza problemi, sarà, anche e soprattutto, merito loro. Indispensabili, ovviamente, restano la maturità ed il senso di responsabilità degli alunni, a cui, lo sappiamo, viene chiesto molto. Ho invitato i ragazzi ad avere fiducia negli insegnanti, a fare domande, ad essere curiosi. Solo così, aiutando se stessi, saranno in grado di aiutare gli altri e di scavalcare non solo la pandemia, ma anche gli ostacoli e le difficoltà a cui, inevitabilmente, una vita senza conoscenze e competenze li condannerebbe”.