TERAMO – Questa mattina presso la Casa Circondariale di Castrogno si è tenuta la Cerimonia celebrativa del 202° Anniversario di Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. Premiati 5 agenti dì cui uno con encomio solenne (assistente capo coordinatore Osvaldo Restauri) per aver salvato un detenuto.
La carenza dell’organico e diminuita seppur di poco mentre permane la criticità del sovraffollamento carcerario (430) detenuti presenti di media per una capienza di 255.
Alla cerimonia erano presenti tutte le autorità della provincia, i Parlamentari Antonio Zennaro e Fabio Berardini, il Prefetto Graziella Patrizi, il vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi, il Questore Enrico De Simone, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il Presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, il Rettore dell’Università Dino Mastrocola, il Sostitut. Procuratore della Repubblica Laura Colica, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Ten.Col. Giorgio Naselli, il Comandante della Guardia di Finanza Colonnello Paolo Balzano, il Consigliere Regionale Antonio Di Gianvittorio.
Ecco l’intervento del Commissario Coordinatore Livio Recchiuti sull’attività operativa del Personale di P.P. con i relativi dati della giornata:
Gentili Autorità,Sig.ri e Sig.re, Benvenuti,
con grande onore e con un pizzico di commozione che prendo la parola per salutare e ringraziare, a nome di tutto il personale di Polizia Penitenziaria, sua Ecc.za il Prefetto di Teramo, Dr.ssa Graziella Patrizi, gli l’On. li Fabio Berardini ed Antonio Zennaro, Sua Eminenza Reverendissima, Vescovo della Diocesi di Teramo ed Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, il Sig. Sindaco di Teramo, Dr. Gianguido D’Alberto ,Il Sig. Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, il Sig. Presidente del Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, Dr.ssa Maria Rosaria Parruti, Il Sost. Procuratore della Repubblica, Dr.ssa Laura Colica, il Sig. Questore, Dr. Enrico De Simone, il Sig. Magistrato di Sorveglianza di Pescara, Dr.ssa Emilia Sacco, Il Sig. Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ten. col. Giorgio Naselli, il Sig. Comandante della G.d.F. Colonnello Paolo Balzano, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Prof. Dino Mastrocola e tutte le altre autorità civili, militari e religiose, che con la loro gradita ed autorevole presenza hanno, ancora una volta, dimostrato, attenzione e vicinanza nei confronti del Corpo di Polizia Penitenziaria, in occasione della celebrazione del 202° anno della Fondazione. Un saluto intendo rivolgerlo, altresì, all’Associazione Nazionale Pensionati della Polizia Penitenziaria qui presenti con il Gonfalone, ai pensionati del Corpo, al personale dell’area educativa, dell’area contabile-amministriva e di quella sanitaria che quotidianamente collabora con noi nel raggiungimento degli obbiettivi istituzionali. A tal proposito rivolgo i miei più fervidi e sinceri auguri per la recente nomina a direttore dell’ U.O. di medicina penitenziaria della ASL Teramo al Dr. Massimo Forlini, nell’auspicio che il maggior peso specifico derivante da tale incarico abbia positive ricadute sulla medicina penitenziaria e su tutti gli operatori, compresi quelli di poliziache a vario titolo interagiscono in tale ambito.
Ma un saluto particolare voglio indirizzarlo a tutto il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, sia quello attualmente in servizio che a quello in congedo, nonché ai famigliari dei colleghi che nel corso di questi ultimi anni hanno concluso prematuramente il loro cammino terreno; a tal proposito, un pensiero speciale ed affettuoso intendo rivolgerlo ai familiari del collega Maurizio Di Mattia, deceduto pochi mesi orsono nel mentre si apprestava, con regolarità encomiabile, ad iniziare il proprio turno di servizio, lasciando un vuoto incolmabile certamente tra i suoi cari ma anche tra gli amici e colleghi della grande famiglia penitenziaria: ed oggi, la presenza tra noi del fratello Stefano, che saluto cordialmente e ringrazio infinitamente, testimonia il grande legame esistente tra gli appartenenti al Corpo e le loro famiglie, che da sempre caratterizza questa nostra organizzazione.
All’Ass. C. Coord.re, Maurizio Di Mattia, intendiamo dedicare questa ricorrenza, come giusto e doveroso tributo alla sua memoria, rendendo così onore ad un collega, ad un amico, contraddistintosi quotidianamente per professionalità, competenza, senso del dovere e spirito di corpo. Grazie Maurizio, vivrai sempre in mezzo a noi, nel ricordo di quanti ti hanno apprezzato e voluto bene.
Un saluto affettuoso va, inoltre, ai componenti ed ai ragazzi dell’associazione Rurabilandia, con la quale il personale di questa Polizia Penitenziaria condivide importanti e significativi momenti di solidarietà sociale, nonché alle Guardie di onore del Pantheon, che ci onorano della loro presenza.
Prima di procedere, come richiesto dall’occasione, ad illustrare le attività ed i risultati operativi raggiunti nel corso di questo anno dal Reparto di Polizia Penitenziaria di Teramo, non posso che fare alcune brevi considerazioni su due fattori di criticità che affliggono oramai da diverso tempo l’istituto teramano ossia il sovraffollamento penitenziario e la nota e cronica carenza di risorse umani e strumentali: e ciò non con intento polemico o semplicemente per piangersi addosso, ma perché è di tutta evidenza che tali criticità si ripercuotono pesantemente sull’ azione quotidiana della Polizia Penitenziaria, chiamata ad assicurare, in adempimento del proprio mandato costituzionale ed istituzionale, l’ordine e sicurezza negli istituti da un lato ed il trattamento penitenziario e rieducativo dei detenuti dall’altro.
Relativamente alla prima criticità, a livello nazionale, dopo un significativo decremento della popolazione detenuta avvenuto nell‘anno 2015 dove è stata registrata una presenza di circa 52.000 unità, a fronte delle 68.000 unità del 2012, nel corso degli anni successivi si è verificato un progressivo ed inarrestabile trend di crescita, che al 31.08.2019 ha fatto registrare una presenza complessiva di 60.714 unità di cui 20.351 di origine straniera: ciò rispetto ad una capienza regolamentare nazionale di 50.469 (quindi siamo + 10.000).
Gli effetti di tale situazione si sono fatti sentire ovviamente sull’Istituto teramano dove a fronte di una presenza giornaliera media del triennio 2015-2018, oscillante tra i 300 e i 350 detenuti , si è passati alle attuali 413, con un picco di 436 presenze nei mesi precedenti l’ultima rilevazione. Dei 413 detenuti (41 donne e 372 uomini), 295 sono di nazionalità italiana e 118 sono di nazionalità straniera, in gran parte provenienti dai paesi dell’area balcanica, Romania ed Albania in testa e dall’aera del Magreb. Tutto ciò a fronte di una capienza regolamentare prevista di 255 detenuti (30 donne e 225 uomini), che poi è quella sulla base della quale è stato concepito e realizzato sul piano logistico-strutturale la Casa Circondariale di Teramo ed è stata stabilita una dotazione organica del personale del Corpo di polizia penitenziaria di 216 unità.
A fronte di tale dotazione organica, la Casa Circondariale di Teramo può contare soltanto 167 a cui nel breve e medio periodo dovranno essere sottratte nr. 9 unità, prossime ad essere collocate in quiescenza, neutralizzando di fatto le nuove assegnazioni provenienti dalla mobilità nazionale. A tal proposito, tuttavia, devo ringraziate sentitamente tutti gli attori istituzionali locali e nazionali, l’On.le Fabio Berardini, Sua eccellenza il Prefetto di Teramo ed il Sig.Sindaco di Teramo per la sensibilità dimostrata nel porre all’attenzione dei competenti organi legislativi e di governo la grave situazione dell’ Istituto Teramano, che oggi purtroppo nel distretto penitenziario Lazio-Abruzzo e Molise si connota come uno dei due istituti che presenta la maggior criticità sul piano della dotazione organica.
I dati appena forniti fotografano pienamente la situazione di questo Istituto evidenziando una pericolosa convergenza parallela per la quale ad un progressivo incremento della popolazione detenuta corrisponde un altrettanto progressivo decremento del personale di Polizia.
Nonostante ciò, nel 2019, il personale di questo Reparto ha assicurato:
n° 958 traduzioni per complessivi 1.201 detenuti,
n° 324 servizi di piantonamento, per garantire la custodia di 18 detenuti ricoverati presso l’Ospedale civile di Teramo.
Questi compiti sono stati espletati da quella che può essere considerata a tutti gli effetti una vera e propria specialità del Corpo, anche se ancora priva del relativo riconoscimento formale, l’ NTP, il quale è chiamato a svolgere, con il contributo anche degli uomini e delle donne del reparto detentivo e degli uffici, uno dei compiti istituzionali attributi al Corpo dalla Legge di Riforma del 1990: un servizio, di cui ho avuto la fortuna di occuparmene nella mia precedente sede di assegnazione, che vi assicuro molto faticoso sul piano psico-fisico, non fosse altro perché viene svolto in contesti territoriali a volte difficili , penso ala traduzioni dei det.ti Alta Sicurezza nelle regioni del sud e nelle isole), spesso con standard di sicurezza non adeguati sia sul piano dell’entità delle scorte che su quello della qualità dei mezzi, molti dei quali risultano vetusti e con significativi livelli di usura. Un ringraziamento, doveroso, quindi, ai colleghi del NTP, all’attuale responsabile Isp. Sup Volpi Andrea ed al precedente coordinatore, Isp. C Di Giacinto Alessandro
Nell’ambito delle attività preventive e repressive finalizzate a garantire l’ordine e la sicurezza interno dell’istituto sono state effettuate:
n° 22 perquisizioni straordinarie ed oltre 400 di quelle cd. Ordinarie, nel corso delle quali sono stati rinvenuti:
n. 12 telefoni cellulari ;
n. 4 coltelli rudimentali;
n. 3 quantitativi di sostane stupefacenti : a tal proposito colgo l’occasione per ringraziare sentitamente Il Comandante Provinciale della G.d.F, il Col. Balzano, il Gruppo operativo cinofili della G. d. F ed il Capitano della Compagnia G.d.F. di Giulianova, Capitano Sara Venturoni per aver messo a disposizione di questa Casa Circondariale le proprie unità cinofile grazie alla quali unitamente a quelle del Corpo di Polizia Penitenziaria con sede a Roma, viene realizzato mensilmente un importante servizio di prevenzione e di repressione del fenomeno di introduzione di sostanze stupefacenti in ambiente penitenziario;
Sono statti accertati e comunicati alla Procura della Repubblica di Teramo:
n. 50 violazioni di norme penali delle diverse fattispecie, in particolare: 36 per violenza/minaccia/ingiuria/oltraggio/resistenza a P.U., n. 3 per lesioni aggressioni al Personale di p.p. e amministrativo;
Sono state, infine, accertate n. 270 infrazioni al regime penitenziario, a fronte delle quali i competenti organi hanno inflitto 264 sanzioni disciplinari, di cui 55 provvedimenti di isolamento disciplinare ;
Oltre a tali attività, direttamente connessi ai compiti di sicurezza, il personale del Corpo, assicura :
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la puntuale alimentazione della Banca Dati dello S.D.I.;
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la puntuale prelievo dei campioni biologici per la Banca Dati del D.N.A.;
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la delicata ed importante attività di analisi e di informazione comportamentale dei detenuti monitorati per il rischio di radicalizzazione violenta e di proselitismo islamico in carcere, partecipando i relativi risultati CASA, per il tramite del NIC con sede a Roma ( e quì ne abbiamo alcuni con differenti livelli di analisi).
Nel decorso mese di giugno è stato reso operativo il reparto multivideo- conferenza, destinato ad assicurare la partecipazione a distanza alle udienze dei detenuti ristretti per i reati di criminalità organizzata. Un plauso doveroso devo rivolgerlo al Sost. Comm Amalia Sperandii ed all’Isp. C Malgeri Entoni che, grazie alla loro esperienza e competenza maturata in altre sedi, hanno consentito al sottoscritto di ottemperare all’ordine ricevuto dall’amministrazione centrale di attivare, è il caso di dirlo, notte tempo, il servizio video-conferenze, che oggi risulta pienamente operativo ed efficiente.
Infine relativamente agli specifici compiti di polizia giudiziaria: nell’anno 2019 sono state assicurate all’A.G. n° 60 attività delegate o sub-delega, nell’ambito delle quali spiccano le attività di intercettazione ambientale dei colloqui e di quelle telefonica, sono state redatte n.54 informative di reato, e realizzati 3 sequestri di sostanza stupefacente.
Tutto ciò, a fronte delle criticità sopra ricordate, è stato possibile solo grazie allo spirito di sacrificio, alla condivisione dei valori sui quali si fonda la nostra mission istituzionale, al senso del dovere ed alla consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra, del quale non se ne può far a meno in una organizzazione complessa come quella penitenziaria.
Ed allora, avviandomi alla conclusione, non posso non citare il preziosissimo apporto fornitomi dai colleghi degli uffici di mia diretta collaborazione, quali il vice comandante, Commissario Coordinatore Dr. Igor De Amicis, gli uffici Matricola, Comando e Servizi, sapientemente diretti e coordinati rispettivamente dall’ Isp. Sup. Antonio Murrone, dal Sovr. C. Nocente Orazio, dal Isp. C. Sfredda Daniele, il referente per l’attività di P.G. Isp. C Santori Mauro, il responsabile dei Colloqui Vice Ispettore Di Meco Gabriele, leali ed instancabili collaboratori, senza le cui capacità e competenze professionali non potrei raggiungere gli obbiettivi connessi alla mia posizione di dirigente dell’Area Sicurezza. Infine, voglio esprimere tutto il mio apprezzamento e la mia vicinanza agli uomini ed alle donne addetti alla vigilanza dei reparti detentivi, ed ai loro coordinatori, Sost. Comm. Salemme Sabatino, Isp. Sup. Pallini Giuseppe, Isp. C. Verrigni Gianni Isp. Stefanoni Sivio, Sovr. Romina Fabii, ai quali è affidata quella silenziosa operatività che inizia con la presa in consegna del detenuto e finisce all’atto della sua dimissione, che non è fatta di gesti eclatanti ma di atti quotidiani, privi di immediata visibilità e di soddisfazione personale e professionale, e non di rado forieri di momenti di conflittualità, di tensione, di stress, psico-fisico e come accade sempre più spesso di condotte aggressive, sfociati come accaduto anche in quest’anno, in gravi atti di lesione personale, a volte provenienti da soggetti con spiccata pericolosità criminale e penitenziaria ma anche e soprattutto da soggetti affetti da gravi disturbi psichiatrici,da problemi di abuso e dipendenza di sostanze stupefacenti, o da gravi problematiche di ordine famigliare, i quali finiscono per scaricare la loro rabbia, il loro disagio, le loro frustrazioni nei vs. confronti per la semplice ragione che rappresentate nell’arco delle 24 ore l’unico interlocutore sempre presente. A voi, quindi, è affidata quella delicata e faticosa attività di vigilanza e di osservazione della persona detenuta dalla quale certo discende l’obbligo di assicurare l’esecuzione del provvedimenti restrittivi, ma anche quello di protezione e di controllo, per le quali siete chiamati ad impedire condotte etero lesive od autolesive, compiti egregiamente svolti, come testimoniano le ricompense che a breve verranno consegnate a chi si è distinto particolarmente nell’assolvimento degli stessi; infine spetta a voi, in qualità di custodi il compito di “manutenere la persona custodita” ovverosia quello di contribuire, con i vostri comportamenti, sempre ispirati al rispetto della dignità personale, al senso di umanità ed al rispetto del principio di legalità, a creare i presupposti per una restituzione al consorzio sociale di una persona, se non proprio redenta, quanto meno migliorata, al fine di evitare i fenomeni di recidiva ed attuando in tal modo il finalismo rieducativo della pena. Infine, un sentito riconoscimento per l’opera di guida svolta dal Direttore al quale và riconosciuto sicuramente il merito di saper riconoscere e valorizzare l’autonomia professionale e tecnico-operativa dell’area scurezza.
Grazie per la pazienza riservatami. Viva la Polizia Penitenziaria Viva l’Italia
Il Comandante di Reparto
Commissario Coordinatore Livio Recchiuti