MONTORIO AL VOMANO – In sette si sono presentati stamattina al protocollo per firmare le dimissioni e far cadere l’amministrazione Facciolini: Nina Nori, Alessia Nori, Mariolino Colangeli, Marco Citerei, Gabriella Zuccarini, Paolo Sacchini, Andrea Guizzetti. Alcuni usciti dalla porta di servizio per evitare incontri scomodi, con sorrisi stampati in viso e cenni di festoso saluto.
Siamo entrati per documentare un assembramento dentro all’anagrafe invece abbiamo trovato i “sette cavalieri della libertà” a staccare la spina ad un’amministrazione che ha sempre usato toni pacati, condividendo con la cittadinanza TUTTO.
La prima ad avere aumentato i fondi alle associazioni, anche a quelle espressione di “colori politici” diversi. Tanti i progetti che più in là vi racconteremo e che subiranno una battuta di arresto. Tante le questioni che si stavano affrontando dettate dall’agenda dell’emergenza sanitaria che ora verranno abbandonate alla volontà dell’ordinaria amministrazione del Commissario in arrivo.
L’ultima sferrata di un gruppo misto, di sinistra, PD e non sappiamo se altro, con l’unico scopo di tagliare le gambe a Montorio in piena emergenza. Avrebbero avuto tempo fino al 26 di luglio per fare questo e non sarebbe cambiato nulla: il Commissario sarebbe arrivato lo stesso e a ottobre nuove elezioni.
Ma nulla, la voglia di tagliare, di rompere e di spezzare non ha frenato nessuno. La cosa più stupefacente è stata trovare all’esterno del portone principale (o forse è stata una casualità?) in trepidante attesa i fautori della caduta della precedente amministrazione “Si può fare” Roberto di Luigi e Alfonso Di Silvestro. Una replica in cui mancava solo Sergio Rossi.
Montorio che Vorrei