Dopo aver negato la presenza di altri felini nella struttura, finalmente anche il Sindaco constata che ci sono ma afferma che si può procedere con i lavori perché i gatti non sono intrappolati e possono muoversi liberamente. Rosati: soluzione inaccettabile, i gatti vanno censiti e trasferiti. LNDC offre il proprio supporto per salvaguardare la sicurezza degli animali.
La questione dei gatti residenti all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Teramo, in fase di ristrutturazione, è tutt’altro che conclusa, purtroppo. Finora ne sono stati trasferiti alcuni ed erano state rilasciate dichiarazioni secondo cui non ce n’erano altri e si poteva procedere con i lavori di ristrutturazione. Molti cittadini e volontari del posto, però, hanno segnalato la presenza di numerosi altri gatti ancora presenti nella struttura e che addirittura sembrava fossero stati chiusi dentro senza alcuna possibilità di uscire.
A seguito di un ulteriore sopralluogo e di video fatti da persone sensibili al benessere degli animali, anche le autorità preposte hanno potuto constatare la presenza di numerosi gatti che evidentemente non erano stati censiti e trasferiti in precedenza. Qualcuno è anche arrivato a ipotizzare che questi gatti attualmente presenti siano stati messi lì successivamente, non si sa da chi né per quale motivo. Il Sindaco, all’esito di un sopralluogo effettuato congiuntamente al Rettore dell’Università di Teramo, ha però tenuto a precisare che i felini hanno accesso a vie d’uscita per cui, secondo lui, si può procedere con i lavori di ristrutturazione.
“L’unico dato di fatto certo, al netto di polemiche inutili e francamente insensate, è che nella struttura ci sono ancora numerosi gatti” commenta Piera Rosati – Presidente nazionale LNDC Animal Protection, “e la legge impone che questi vengano tutelati. Per questo abbiamo scritto al Sindaco di Teramo per offrire il supporto concreto per risolvere questa situazione, con l’unico scopo di salvaguardare la sicurezza degli animali.”
“Lo stesso Rettore dell’Università di Teramo, in un’intervista televisiva resa all’esito del sopralluogo, ha affermato che la struttura presenta diverse criticità di tipo architettonico che rendono i lavori complicati, e che la presenza di una colonia di gatti renderebbe ancora più complicato l’intervento di restauro”, puntualizza Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali e Legale di LNDC Animal Protection. “Fermo restando che nessuno vuole mettere in discussione l’importanza dei lavori di recupero dell’ex ospedale psichiatrico, abbiamo sollecitato un intervento affinchè i gatti che vengono ancora rinvenuti nella struttura, e di cui ora non viene più messa in dubbio la presenza, siano censiti e trasferiti in luogo idoneo. Disporre un intervento di questo tipo, peraltro, fugherebbe definitivamente ogni residuo dubbio sulla possibilità che i gatti possano rimanere intrappolati”.
“È fondamentale quindi che la colonia ancora presente nell’ex manicomio venga censita, trasferita in un luogo idoneo e che– ove necessario e possibile – i gatti vengano sterilizzati al più presto. Su questo non si può transigere e faremo tutto ciò che è in nostro potere per tutelare gli animali in questione da qualsiasi forma di maltrattamento”, conclude Rosati.
13 maggio 2019