TERAMO – La sanità teramana, continua a navigare in acque sempre più agitate. Come più volte ribadito dal segretario UGL Salute, Stefano Matteucci, il sistema sanitario locale affronta gravi difficoltà quotidiane: si spende di più, ma si riesce a garantire appena i servizi essenziali, e solo grazie all’abnegazione e al sacrificio del personale.
Nonostante le numerose segnalazioni, si continua a ignorare i segnali evidenti di mala gestione.
Il DG della ASL di Teramo (ricordiamo il più longevo tra i 4), anche alla luce delle risultanze emerse dal tavolo ministeriale – in attesa di ulteriori verifiche – resta fermo sulle proprie posizioni, senza apportare miglioramenti concreti. Il risultato? Un sistema che rischia seriamente di andare alla deriva.
La UGL Salute da tempo denuncia le criticità che affliggono i pronto soccorso, in particolare quello di Giulianova, dove l’esiguo numero di medici e infermieri rende impossibile gestire l’afflusso costante di pazienti. E con l’estate alle porte, la situazione rischia di esplodere. Gli annunci di nuove assunzioni di medici e infermieri nei reparti di emergenza e nel 118 si sono rivelati solo promesse: il personale è rimasto invariato. Solo tramite prestazioni aggiuntive a orario – comunque limitate – e futuri bandi di reclutamento a prestazione si spera di coprire alcune carenze. Ma ciò comporterà inevitabilmente una revisione dell’assetto territoriale. Decisa da chi?
Emblematico il caso dell’incarico conferito, già a maggio 2024, a un medico a partita IVA per i trasporti tempo-dipendenti presso il presidio di Sant’Omero. Ad oggi, nessuno ha avuto notizia della sua presenza o della sua reale utilità. Nemmeno la centrale operativa 118 è stata informata. Nel frattempo, però, qualcuno paga.
“Siamo stanchi di promesse vuote e incarichi fantasma – dichiara Stefano Matteucci, segretario UGL Salute Abruzzo –. La situazione è grave e non più sostenibile. Il personale è allo stremo, e i cittadini meritano risposte concrete. Non possiamo più accettare una gestione sorda, autoreferenziale e, in alcuni casi, palesemente favorevole solo verso pochi, a discapito di molti. Chiediamo un immediato cambio di rotta, chiarezza nelle decisioni e il coinvolgimento reale di chi vive ogni giorno il territorio e lavora in prima linea.”
La UGL Salute ribadisce con forza la necessità urgente di un’inversione di tendenza nella gestione della sanità. Servono trasparenza, valorizzazione del personale tutto e un confronto costante con chi conosce davvero la realtà ospedaliera. Basta promesse disattese. Basta una direzione cieca davanti ai reali problemi del territorio, conclude Matteucci