ALBA ADRIATICA – È stata una iniziativa partecipata, approfondita ed emozionante quella tenutasi sabato 12 aprile ad Alba Adriatica presso la Villa Flajani ed organizzata dalla sezione Val Vibrata dell’ANPI e con il patrocinio del Comune di Alba Adriatica dal tema “Libere di essere” – Le Donne nella Resistenza”, introdotta e coordinata da Marta Viola, la quale ha posto l’attenzione sulla necessità di ripartire dallo straordinario contributo che le donne hanno saputo nell’ambito della lotta della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista di cui quest’anno ricorre l’80^ anniversario: un contributo fatto di partecipazione diretta sul campo di battaglia e di comunicazione le famose staffette per portare messaggi, medicine, cibo, giornali, armi, esplosivi a totale rischio della vita, ma anche di cura verso tutti coloro che erano impegnati nella meravigliosa lotta di Resistenza. Ha sottolineato che tale contributo si è sostanziato nella partecipazione diretta di oltre 70.000 donne nella lotta di Liberazione. Un contributo di qualità al punto da indurre Ferruccio Parri che “Le donne furono la Resistenza dei resistenti”, disse, poiché senza loro sarebbe venuta meno l’organizzazione clandestina e senza le ‘staffette’ la sopravvivenza dei partigiani sarebbe stata più difficile. Nel ricordare tale straordinario ed assoluto valore del contributo delle donne nella lotta di Resistenza, Marta Viola ha voluto sottolineare quanto fossero importanti le parole nella descrizione della storia e della pratica del ruolo delle donne, accentuando la costante ricerca di comportamenti ed azioni per la valorizzazione in ogni ambito dei diritti delle donne. Di seguito la Sindaca di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, nel porgere i saluti dell’Amministrazione Comunale, ha voluto evidenziare quanto fosse importante la condivisione per l’affermazione dei valori e degli ideali che hanno spinte tante donne a sacrificare la propria vita per consegnarci libertà ed una Repubblica democratica e come tale iniziativa si lega con un filo diretto con il complesso degli incontri già organizzati e da organizzare per affermare i diritti delle donne e contrastare ogni forma di violenza. Il Sindaco di Torano Nuovo, la Professoressa Anna Ciammariconi, dopo avere sottolineato che, sull’onda dei valori della lotta di Liberazione, le donne hanno da subito avuto riconosciuto il diritto di voto, ha richiamato ed approfondito lo straordinario contributo offerto dalle neoelette all’Assemblea Costituente evidenziando la qualità degli interventi che le Madri Costituenti hanno saputo offrire ed il pregevole contributo nella stesura delle disposizioni della Costituzione, in un ambito che, seppure segnato da forti ideali di progresso e di emancipazione complessiva, soffriva ancora di retaggi maschilisti. La Presidente della Commissione Provinciale delle Pari Opportunità Erika Angelini, nella volontà di attualizzare lo sforzo di approfondimento del ruolo delle donne, ha sottolineato che, proprio inconsiderazione dell’enorme contributo e sacrificio che le donne hanno saputo rendere nella lotta di Liberazione, occorre con maggiore forza e con una profonda battaglia culturale rendere sempre più concreto e reale il riconoscimento dei dritti delle donne soprattutto nel mondo del lavoro ed arginare quel preoccupante fenomeno del femminicidio quanto mai sempre più tristemente attuale. L’Avvocato Cristina Perozzi, esperto di Diritto internazionale umanitario e dei conflitti armati, con un appassionato ed emozionante intervento ha richiamato l’attenzione di tutti su come la guerra ha sempre modificato l’identità femminile. Basti pensare ai crimini sessuali che vedono da sempre coinvolte le donne nei conflitti e nella storia dei conflitti la donna ha sempre dato prova della sua natura di costruttrice di pace, un ruolo connaturale come una maternità speciale, fatta di relazioni umane, di diplomazia umanitaria femminile, di protezione e accudimento verso i più vulnerabili in guerra e di una sorellanza che va auspicatamene riscoperta oggi. Il Presidente ANPI Val Vibrata, Francesco Antonini, in un breve intervento ha voluto ricordare la figura meravigliosa di Gabriella Degli Esposti, riportando la motivazione della Medaglia d’oro alla stessa riconosciuta: “Due tenere figliolette, l’attesa di una terza, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si dimostrava instancabile ed audacissima combattente, facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente alla diffusione della stampa clandestina. Accortasi di un rastrellamento, riusciva ad allontanare gli sgherri dalla propria casa per breve tempo e, incurante della propria salvezza, metteva al sicuro le figliole ed occultava armi e documenti compromettenti. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo dura prigionia, con le carni straziate, ma non piegata nello spirito fiero, dopo aver assistito all’esecuzione di dieci suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un’ultima volta l’Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire.” Gli interventi sono stati accompagnati dalle emozionanti letture di Cristina Cartone, attrice della compagnia Terrateatro. Dopo la proiezione del bellissimo documentario realizzato dal Coordinamento Donne dell’ANPI, la scrittrice Maria Saveria Borrelli, Presidente della Sezione ANPI di Lanciano, ha sottolineato la Memoria storica delle Resistenze femminile approfondendone i ruoli (staffette, supporto logistico, cure mediche e lotta armata) e ricordando i nomi e le biografie soprattutto delle donne abruzzesi sia come Partigiane combattenti e sia nella Resistenza umanitaria. La scrittrice ha rivolto un accorato appello a continuare a conoscere, capire, scegliere la Libertà e la Lotta resistenziale in un mondo sempre più in crisi. Fare della Memoria storica della Resistenza femminile un invito ad una Memoria Trasformante per contribuire a rendere le nostre comunità capaci di dare piena attuazione alla nostra Costituzione frutto della Lotta resistenziale.
Il Presidente Avv. Francesco Antonini