GIULIANOVA – “Lunedì c’è stato un lungo consiglio comunale su temi urbanistici cruciali per Giulianova, durante il quale una maggioranza arroccata e chiusa a qualsiasi proposta costruttiva ha con la forza dei numeri imposto con protervia scelte molto dannose per la città e per i cittadini. A Costantini e i suoi non interessa nulla della difesa del paesaggio giuliese, dei nostri beni culturali, della costruzione di una città sempre più accogliente; a loro interessa quella che chiamano ‘la politica del fare’, ma i cittadini forse sono più interessati alla politica del fare bene. Per fare bene occorre però avere una adeguata cultura politica capace di guidare le scelte amministrative verso la vivibilità, la sostenibilità, la cultura, l’attenzione al sociale e ai giovani. E questa maggioranza che frequentiamo da quasi tre anni nella massima assise civica a noi sembra non possedere la cassetta degli attrezzi per ben governare Giulianova, città bella grazie alla natura e alla sua storia ma anche delicata e per questo facilmente deturpabile”. Il commento è dell’Associazione di cultura politica ‘Il Cittadino Governante’, gruppo di opposizione nel Consiglio giuliese, che riassume in quattro punti quanto affermato:
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Con una mozione abbiamo posto il tema di individuare azioni amministrative per tutelare dalla cementificazione la collina ai piedi del Centro Storico, ad ovest di piazza Dalla Chiesa, come indicato dalla Soprintendenza e la maggioranza l’ha bocciata con disinvoltura!
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Sulle varianti puntuali al Piano Regolatore abbiamo presentato delle osservazioni per evitare che il c.d. palazzo Gavioli, che offende il Kursaal da 12 anni, venga favorito dalle nuove norme volute da Costantini (mentre il cantiere è ancora confiscato dalla magistratura!): la maggioranza le ha bocciate nonostante il dirigente tecnico dell’Ufficio Urbanistico le avesse dichiarate ammissibili.
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Nelle stesse varianti però la maggioranza ha accettato l’osservazione fatta da familiari dell’assessore Giorgini per ottenere un trattamento più vantaggioso rispetto ad altri proprietari di comparti limitrofi e cioè una riduzione dell’area da cedere (- 66%) e un aumento delle superfici edificabili (+34%), cosa che il Commissario nel 2018 aveva cercato di correggere in autotutela.
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La maggioranza ha, infine, adottato una scandalosa variante al piano di recupero dell’ex Sadam che il sindaco nonché assessore all’urbanistica non è stato nemmeno in grado di illustrare al consiglio: 55.000 mq in pieno centro del Lido destinati ad una trasformazione urbana senza qualità. Un po’ quartiere dormitorio, un po’ centro commerciale; con il verde confinato a ridosso della ferrovia; con la scomparsa del Teatro in via Trieste e della piazza pedonale precedentemente previsti; con la concessione ingiustificata di 2.500 mq in più di superfici edificabili; con la mancata riqualificazione di via Sardegna e di via Trieste sciupando l’opportunità di trasformare quest’ultimo in un bel viale; senza chiedere le milionarie spettanze che per legge andrebbero introitate dal Comune. Con queste scelte si perde definitivamente l’occasione per costruire un nuovo pezzo di città vivo tutto l’anno, con le funzioni tipiche di un centro città e la peculiarità di ospitare un teatro in grado di contribuire a rianimare la vita culturale cittadina. A tutto questo ci siamo opposti in consiglio presentando 16 emendamenti; ora continueremo a farlo in sede istituzionale presentando le osservazioni e in città con una nuova grande assemblea pubblica dove decideremo insieme tutto quanto sarà necessario per far modificare il piano voluto dalla Giunta Costantini, da cui intanto ha preso le distanze la consigliera di maggioranza Antonella Guidobaldi che ha votato no. – IL CITTADINO GOVERNANTE associazione di cultura politica –