TERAMO – Il Dirigente del Liceo Scientifico Delfico, il Prof. Adriano Trentacarlini, su iniziativa delle docenti Maria Cristina Marroni, Anna Pompili e Daniela Monaco, ha invitato Enzo Di Salvatore, professore di Diritto Costituzionale presso l’Università di Teramo, e Angelo Raffaele Pelillo, avvocato e Vice Presidente della Commissione FIA Electric and New Energy, per approfondire le tematiche relative al progetto di OpenCoesione (ASOC), un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole.
Le classi 4 A e 4 B hanno ascoltato le lezioni dei due esperti, confrontandosi sul concetto di ambiente, sulla riforma costituzionale degli articoli 9 e 41, sulla mobilità sostenibile, sul concetto di transizione ecologica.
Gli alunni sono stati attenti ai problemi dell’ambiente e in particolar modo a quelli che solleva l’ex Ilva di Taranto: a come sia difficile coniugare le ragioni della tutela della salute, del lavoro, e dell’economia. I ragazzi della 4 A hanno ascoltato con interesse ciò che il Prof. Di Salvatore ha detto sulla riforma costituzionale dell’art. 9 e dell’art.41, interagendo con lui, in special modo, sulla tutela degli animali e sui problemi che essa pone circa il difficile contemperamento della libertà di religione e della libertà della ricerca scientifica.
Con l’Avv. Pelillo gli alunni della classe 4 B hanno discusso, con viva partecipazione, degli estremismi in materia di tutela ambientale e di mobilità sostenibile. Il racconto è stato condito da esempi di vita e possibili applicazioni pratiche di quanto riportato sulle nuove tecnologie già in essere.
Dobbiamo saper recuperare il senso della nostra storia, ricordarci che l’Italia ha avuto un ruolo guida planetario nella storia e nelle strategie della tutela e che lo ha meritato per la qualità della cultura della conservazione diffusa fra i cittadini di ogni parte del Paese e di ogni classe sociale. Al centro di questa azione deve essere la convinzione, moralmente e giuridicamente fondata, che l’ambiente, il paesaggio, il territorio siano un bene comune, sul quale tutti abbiamo, individualmente e collettivamente, non solo un passivo diritto di fruizione, ma un attivo diritto-dovere di protezione e di difesa.
Iniziative come questa aiutano i giovani a maturare per divenire parte attiva delle questioni che attraversano il nostro tempo.