Nasce anche a Teramo il comitato “città covid free”.  Raccolta di adesioni ogni giorno, anche dopo le 20, nei birra party, al grido “vigili urbani andate affanculo” . Sarà una occasione per noi fregni pè farci ‘na birretta covid free. Si sa, per l’italiano ogni occasione è buona per sentirsi fregno. E pè ‘na birretta covid free. Invidiamo l’Inghilterra  da oggi “covid free” ma chi rispetta le regole da noi è un “fesso” . Ogni occasione è buona per non rispettare le leggi. E pè ‘na birretta covid free. E sempre il momento per trovare una scusa. E pè ‘na birretta covid free. E sempre il momento per non rispettare i limiti di velocità, parcheggiare il tripla fila, dare solidarietà a chi trucca gli appalti, stringere la mano agli spacciatori, trovare una scusa per saltare la fila dei vaccini. E pè ‘na birretta covid free.

Invidiamo l’Inghilterra da oggi “covid free”  ma, si sa, chi fa il proprio dovere e cerca di far rispettare le regole e le leggi diventa uno stronzo. Il fregno è invece chi per proprio interesse commerciale favorisce le catene dei birra party everytime. Salvo poi invidiare l’Inghilterra dove da oggi hanno riaperto tutto, bar, ristoranti, palestre, piscine e stanno all’aperto senza mascherine.

Andate a vedere se è possibile fare i birra party in Inghilterra, Francia ,Germania , Europa…poi vediamo se mandate a fanculo i vigili urbani, quelli che non fanno finta di non vedere.

Tanto un assessore “30 euro”, senza palle, che li giustifica, che gli da ragione lo si trova certamente. Si sa, per dire che ci sono delle leggi che vanno rispettate nell’interesse di tutti, e che l’interesse di un barista non può essere prioritario sul bene di una comunità, e che se rifai il furbo un’altra volta ti tolgo pure la licenza che mò hai rotto il cazzo,  ci vogliono le palle. Quelle che i melliflui “30 euro” non hanno. Quindi noi del comitato “city covid free” facciamo quello che ci pare.

Il nostro intento è creare anche a Teramo una città Covid-free per far ripartire il commercio, e abbiamo un orizzonte preciso di rilevante valore strategico e simbolico. Legale, morale, civile, etico un pò meno. Per quelli di San Nicolo prevediamo solo 1 dose di vaccino russo. Per quelli di Nepezzano, Valle San Giovanni e Miano solo il vaccino cinese. Saranno inviati untori  ubriaconi sulla costa.

Ovviamente nascerebbe qualche problema.

Non potrebbero più raggiungerci nel solito bar  le tre signorine free che soggiornano ad Alba Adriatica ma svolgono i loro servizi a Teramo centro; non potrebbe più arrivare il noto pusher pescarese che rifornisce l’avvocato spacciatore dei falsi ricchi cittadini; nessun untore pesciarolo o cutarolo potrebbe farci visita e consumare. Certo ad Ascoli si chiederebbero  “perché loro sì e a noi no?” .

Il virus ha fatto esplodere l’egoismo. Lo vediamo nelle nostre comunità dove si è scatenata una vera e propria “guerra” per il vaccino, una lotta miserabile, dove miserabili individui fanno valere la loro forza per scalzare dalle vaccinazioni chi ne ha diritto naturale, anziani e malati. Assistiamo alla esposizione senza più ritegno di vere merde, simil umane, che si vantano strafottenti delle loro furbizie.

Le tensioni nel mondo della scuola, la competizione commerciale, la giusta rabbia di chi vede il futuro sfumare, le serie preoccupazioni di chi rischia di perdere tutto, le disuguaglianze che aumentano, l’odio verso gli “altri”, i capri espiatori nel vicinato o nel condominio, le leadership incompetenti incapaci a far rispettare le regole del bene comune: tutto è stato peggiorato dall’impatto vulcanico virus.

Con che coscienza pensiamo solo per noi, e ce ne strafreghiamo la minchia degli altri ?

Semplice: la parola “coscienza” è sparita dal vocabolario, soffocata dalle birrette di chi si finge acrobata per non sentirsi un nano. Alexis de Tocqueville nel suo “La democrazia in America” lo scrive chiaramente : il tarlo che corrode la democrazia è sottile e si diffonde proprio quando i cittadini si ripiegano sul loro interesse particolare, diventando indifferenti a tutto ciò che li circonda. Al punto da essere disposti a distruggere il bene comune per correre dietro alla chimera del vantaggio personale.

In un mondo popolato da milioni di persone, dove i rapporti sociali sono necessariamente regolati da norme, procedure, contratti, è fondamentale avere leggi, regole e procedure. Ma le regole, da sole, non basteranno mai. Tanto più in un contesto in cui ci siamo abituati a pensare che ‘fatta la legge trovato l’inganno’.  Creando un labirinto a cui si cerca di sfuggire sempre con nuove furbizie. In una rincorsa senza fine dove sembra che interesse particolare e bene comune non possano incontrarsi mai. Ma le cose non stanno così. Il furbo, infatti, colpendo la comunità, fa danno anche a se stesso.
Lo abbiamo ripetuto mille volte nel corso di quest’anno di pandemia: nessuno si salva da solo.

Abbiamo bisogno di uomini e donne responsabili. Capaci di coltivare quella coscienza a cui si è appellato Draghi alcune sere fa.

Non è del passato che stiamo parlando. Ma, civilmente, del nostro presente e soprattutto del nostro futuro.

Leo Nodari