CHIETI – La vicenda di Andrea Sansò, 51 anni, residente in un alloggio popolare Ater a San Giovanni Teatino, si trasforma in un simbolo della battaglia contro l’indifferenza istituzionale. Affetto da una grave disabilità motoria, Andrea vive da anni “prigioniero” nella sua casa al secondo piano, impossibilitato a uscire a causa dell’assenza di un ascensore. Nonostante le ripetute sollecitazioni dell’Ufficio Disabilità Cgil e del Sunia Abruzzo e Molise, l’Ater Chieti, guidata dal presidente Antonio Tavani, continua ad evitare risposte concrete. Anzi, il Presidente Antonio Tavani si affida ad esternazioni alquanto evanescenti ed è per questo che si chiede l’intervento e l’interessamento dell’assessore alle politiche sociali regionali Roberto Santangelo. La priorità è anche quella di rispondere alle affermazioni recentemente rilasciate agli organi di stampa da Antonio Tavani. Le elenchiamo in estrema sintesi:
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“L’installazione di un montacarichi esterno non è fattibile”: falso. Due ditte specializzate hanno confermato, dopo sopralluoghi, la possibilità di installare un ascensore esterno. Una di queste ha dialogato direttamente con un ingegnere dell’Ater.
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“I condomini devono essere d’accordo”: non è assolutamente un ostacolo, i condomini hanno già dato ampia disponibilità, perché in futuro potrebbero avere bisogno anche loro di un monta varchi a servizio dello stabile.
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“Abbiamo proposto un alloggio accessibile”: menzogna. Ad Andrea è stato detto che ci sono tre appartamenti liberi, di cui uno accessibile, ma quest’ultimo, al primo piano, è in condizioni indecenti, abbandonato da un precedente inquilino proprio per il degrado.
C’è inoltre la questione del riscaldamento negato: l’Ater ha lasciato Andrea senza riscaldamento per un mese, costringendolo a installare una caldaia a proprie spese, nonostante le segnalazioni al numero dedicato.
“Chiediamo con urgenza l’intervento dell’Assessore Santangelo che ha sempre dimostrato grande sensibilità sulle politiche per la disabilità – dichiarano Claudio Ferrante responsabile ufficio delle politiche per la disabilità della Cgil Abruzzo e Molise e Giuseppe Oleandro Segretario del Sunia Abruzzo e Molise – è inaccettabile che il Presidente dell’Ater, dopo aver ricevuto nostre segnalazioni indirizzate anche al Prefetto e al Presidente della Repubblica, si sia limitato a rilasciare dichiarazioni alla stampa, negando ogni confronto con il cittadino, nei fatti, recluso in casa propria. E la responsabilità di tutto questo è proprio dell’Ater di Chieti. Andrea Sansò é condannato a non poter uscire, una situazione che delinea una grave violazione dei diritti umani. Riteniamo sia inaudito che non vi sia stata data alcuna possibilità di incontro diretto tra le parti, nonostante le ripetute richieste. Chiediamo dunque all’Assessore Santangelo di promuovere immediatamente un tavolo di confronto nel suo assessorato, con il coinvolgimento del Presidente dell’Ater Chieti. È essenziale trovare una soluzione che rispetti la dignità e i diritti della persona coinvolta, soprattutto in assenza della volontà dialettica da parte dell’Azienda mostrata fino ad oggi. In una società civile, non possiamo tollerare che istituzioni preposte alla tutela dei cittadini agiscano senza ascoltare. La mediazione istituzionale è oggi l’unica via percorribile”.