Il Governo sembra pronto a gettare sul lastrico un pezzo di economia italiana ed abruzzese pur di fare sterile propaganda su un tema complesso e delicato, introducendo il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa industriale. A rischio ci sono 3.000 imprese italiane che fatturano mezzo miliardo di euro l’anno e impiegano 15mila persone che perderanno il lavoro in un momento già drammatico per l’economia nazionale. Per questo abbiamo chiesto ai colleghi di maggioranza di unirsi a noi e alle altre forze di opposizione nel chiedere che la Regione Abruzzo si adoperi in ogni sede politica ed istituzionale, in particolare in Parlamento, per impedire che l’assurda proposta di criminalizzazione delle coltivazioni di canapa industriale diventi Legge dello Stato”.
“In Abruzzo abbiamo giovani imprenditori che stanno perseguendo concretamente e da anni molti degli obiettivi che la Regione si propone, a partire dalla lotta allo spopolamento delle aree interne” afferma la consigliera Alessandrini. “È il caso dell’impresa Green Valley che ho chiesto di ascoltare oggi in Commissione e che a Castelvecchio Subequo, in provincia dell’Aquila, è attiva da circa 13 anni e offre lavoro a 15 famiglie, dopo aver contribuito a recuperare terreni abbandonati in un’area montana sottoposta ad un drammatico impoverimento demografico, economico e sociale. Se fosse approvata la norma anti-canapa anche in Senato, imprese costruite con grandi sacrifici personali degli imprenditori e, in molti casi, con i contributi pubblici all’agricoltura, anche regionali, come lo è questa rara e preziosa attività economica abruzzese, sarebbero costrette a chiudere. Inoltre, non essendo previsto alcun divieto per il consumo di prodotti cosmetici, farmaceutici o alimentari a base di canapa, purché siano interamente realizzati all’estero, saranno le imprese straniere ad avvantaggiarsi della chiusura di quelle italiane”.
“Nella prossima seduta della Commissione agricoltura continueranno le audizioni delle realtà economiche ed imprenditoriali, avendo colto una generale apertura della maggioranza ad approfondire e condividere le nostre preoccupazioni. Se il confronto procederà sui giusti binari e la nostra risoluzione sarà approvata, siamo fiduciosi che grazie all’Abruzzo si possa evitare che il Parlamento italiano commetta uno dei più grandi errori tecnici ed economici a danno dei nostri territori, delle nostre imprese e dei nostri cittadini”, concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle.