TERAMO – Come avevo anticipato l’11 dicembre scorso, la Regione ha attribuito alla città di Teramo le nuove risorse FSC 21-27 andando ben oltre l’impegno assunto con la DGR 416/20 e l’Accordo sottoscritto con l’Università di Teramo a seguito del definanziamento parziale e temporaneo del progetto “Interventi di valorizzazione ex manicomio di S.Antonio Abate” c.d. Cittadella.
L’Accordo che, come noto, si è reso necessario per evitare il definanziamento dell’intervento da parte del governo ( in quanto la misura non aveva raggiunto l’Obbligazione Giuridicamente vincolante OGV nel termine previsto del 31 dicembre 2019) e consentire il recupero dello stanziamento in capo alla Regione con la finalità di finanziare interventi a favore delle imprese e delle famiglie abruzzesi durante la pandemia (cura abruzzo 1 e cura abruzzo 2), prevedeva il rifinanziamento del progetto per 27,9 Milioni di euro. Rifinanziamento volto ad assicurare la realizzazione dell’intervento successiva alla progettazione dell’opera, già garantita nel 2020.
L’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione stipulato il 7 febbraio con il Governo rappresenta lo strumento per assicurare tale realizzazione attraverso lo stanziamento di idonee risorse finanziarie; le risorse – pari a 20 milioni – sono state definite sulla base di un progetto esecutivo e cronoprogramma procedurale e finanziario redatti dal soggetto attuatore (Università) tenuto conto delle nuove regole del FSC contenute nel DL SUD, in primis quelle del definanziamento, nonché del fatto che le economie di progetto verranno mantenute in capo al beneficiario fino a completa realizzazione dell’opera ed infine con scheda tecnica coerente alle indicazioni contenute nella piattaforma invitalia. Non saranno quindi sottratte risorse al beneficiario come accaduto invece durante il precedente Governo regionale che stabilì l’immediata riattribuzione alla Regione delle economie post gara.
La scelta della Regione è andata dunque ben oltre rispetto all’impegno assunto nella DGR 416/2020 ed in accordo con il soggetto attuatore ha rifinanziato un altro progetto strategico dell’Università di Teramo che la Giunta regionale , nel dicembre 2022 è stata costretta a definanziare per evitare nuovamente il taglio del governo centrale per mancato raggiungimento delle OGV, con conseguente perdita per sempre delle risorse.
Trattasi del progetto “Polo agrobioveterinario “, progetto strategico e di forte interesse europeo, che beneficerà di 18 milioni. Anche in tal caso la somma è stata definita dal soggetto attuatore tenendo presenti i nuovi indicatori del DL Sud e d i criteri della piattaforma Invitalia.
Quindi, nessuno scippo di risorse per la città di Teramo e nessun impegno non rispettato, ma investimenti programmati in totale trasparenza, sulla base dei fabbisogni e necessità determinate dal territorio coerentemente con le regole del nuovo ciclo di programmazione e proprio con la finalità di scongiurare ogni pericolo di definanizamento.
Invito pertanto il Sindaco di Teramo a lasciare da parte polemiche elettorali strumentali e a leggere attentamente i contenuti dell’Accordo e degli Allegati che declinano puntualmente gli interventi finanziati e a verificare e valutare l’ingente mole di risorse attribuite al perimetro territoriale teramano.
Solo con questi due interventi parliamo di 38 milioni di euro pieni, a tacere di quasi 3 milioni appostati per il sito archeologico di piazza S. Anna, e quindi per un totale di oltre 40 milioni, che contribuiranno fortemente a dare respiro alla cultura, alla ricerca, alla formazione e a riqualificare uno spazio determinante per il futuro della città di Teramo.
L’Accordo che, come noto, si è reso necessario per evitare il definanziamento dell’intervento da parte del governo ( in quanto la misura non aveva raggiunto l’Obbligazione Giuridicamente vincolante OGV nel termine previsto del 31 dicembre 2019) e consentire il recupero dello stanziamento in capo alla Regione con la finalità di finanziare interventi a favore delle imprese e delle famiglie abruzzesi durante la pandemia (cura abruzzo 1 e cura abruzzo 2), prevedeva il rifinanziamento del progetto per 27,9 Milioni di euro. Rifinanziamento volto ad assicurare la realizzazione dell’intervento successiva alla progettazione dell’opera, già garantita nel 2020.
L’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione stipulato il 7 febbraio con il Governo rappresenta lo strumento per assicurare tale realizzazione attraverso lo stanziamento di idonee risorse finanziarie; le risorse – pari a 20 milioni – sono state definite sulla base di un progetto esecutivo e cronoprogramma procedurale e finanziario redatti dal soggetto attuatore (Università) tenuto conto delle nuove regole del FSC contenute nel DL SUD, in primis quelle del definanziamento, nonché del fatto che le economie di progetto verranno mantenute in capo al beneficiario fino a completa realizzazione dell’opera ed infine con scheda tecnica coerente alle indicazioni contenute nella piattaforma invitalia. Non saranno quindi sottratte risorse al beneficiario come accaduto invece durante il precedente Governo regionale che stabilì l’immediata riattribuzione alla Regione delle economie post gara.
La scelta della Regione è andata dunque ben oltre rispetto all’impegno assunto nella DGR 416/2020 ed in accordo con il soggetto attuatore ha rifinanziato un altro progetto strategico dell’Università di Teramo che la Giunta regionale , nel dicembre 2022 è stata costretta a definanziare per evitare nuovamente il taglio del governo centrale per mancato raggiungimento delle OGV, con conseguente perdita per sempre delle risorse.
Trattasi del progetto “Polo agrobioveterinario “, progetto strategico e di forte interesse europeo, che beneficerà di 18 milioni. Anche in tal caso la somma è stata definita dal soggetto attuatore tenendo presenti i nuovi indicatori del DL Sud e d i criteri della piattaforma Invitalia.
Quindi, nessuno scippo di risorse per la città di Teramo e nessun impegno non rispettato, ma investimenti programmati in totale trasparenza, sulla base dei fabbisogni e necessità determinate dal territorio coerentemente con le regole del nuovo ciclo di programmazione e proprio con la finalità di scongiurare ogni pericolo di definanizamento.
Invito pertanto il Sindaco di Teramo a lasciare da parte polemiche elettorali strumentali e a leggere attentamente i contenuti dell’Accordo e degli Allegati che declinano puntualmente gli interventi finanziati e a verificare e valutare l’ingente mole di risorse attribuite al perimetro territoriale teramano.
Solo con questi due interventi parliamo di 38 milioni di euro pieni, a tacere di quasi 3 milioni appostati per il sito archeologico di piazza S. Anna, e quindi per un totale di oltre 40 milioni, che contribuiranno fortemente a dare respiro alla cultura, alla ricerca, alla formazione e a riqualificare uno spazio determinante per il futuro della città di Teramo.
Paolo Gatti