TERAMO – Il collega Consigliere provinciale Scarpantonio continua masochisticamente a farsi male cercando di gettare fango sulla Provincia di Teramo, ma non si accorge che è lui stesso a gettarsi in faccia il fango. Infatti Scarpantonio è Consigliere provinciale dal 2014 (otto anni), mentre lo scrivente è Consigliere provinciale da tre mesi (ottobre 2021). Ne consegue che, qualora ci fossero precise responsabilità tecniche o amministrative nell’eventuale inerzia o perdita di finanziamenti pregressi concernenti la riqualificazione del Liceo Scientifico “Einstein”, proprio Scarpantonio avrebbe dovuto segnalarli finché si era in tempo e, successivamente, si sarebbe dovuta attivare la procedura per individuare e sanzionare quei funzionari e quei dirigenti eventualmente colpevoli di inerzia. Quale attinenza potrebbe avere polemizzare con il sottoscritto? In soli tre mesi di mandato ho subito cercato di costituire un Ufficio dedicato al PNRR che ha già prodotto lo straordinario risultato di essere l’unica provincia in Abruzzo ad aver partecipato al Bando sull’edilizia scolastica. Questi sono i fatti. Se dal passato emergessero irregolarità o inadempienze, Scarpantonio dovrebbe perseguirle nei modi di legge, non certo prendersela con l’ultimo arrivato, reo di voler fare piuttosto che di chiacchierare. Non vorrei infierire, ma il tono di sfida personale che Scarpantonio ha assunto nei miei riguardi mi impongono di precisare un punto: la sua parte politica, cioè il Partito Democratico, è quella che nei quattro anni alla guida del Comune di Teramo, nonostante avesse a disposizione oltre 26 milioni di euro sin dal 2017-2018 per riqualificare le scuole teramane, ancora oggi non riesce ad aprire nemmeno un cantiere, ad alzare una sola gru, a concludere un solo appalto. Leggere da parte di Scarpantonio la seguente frase: “tre anni passati a girare i pollici ed a fare solo interviste… oggi avremmo potuto avere un cantiere, una serie di imprese che lavoravano, 6.350.000,00 investiti nell’economia teramana”, da un lato è ingenerosa perché non andrebbe indirizzata a chi è in carica da tre mesi (e comunque mi sembra che molte delle 31 scuole di proprietà provinciale siano state riqualificate in questi ultimi anni), dall’altro lato è esattamente quello che i teramani imputano al Comune di Teramo, che di scuole ne ha ben 33, nessuna delle quali (sottolineo: nessuna!) è stata riqualificata nonostante le decine di milioni a disposizione. Per cui prendo a prestito le parole di Scarpantonio per indirizzarle ai suoi amici che sono al governo del Comune di Teramo: “quattro anni passati a girare i pollici ed a fare solo interviste… oggi avremmo potuto avere molti cantieri, una serie di imprese che lavoravano, 26.000.000,00 di euro investiti nell’economia teramana”. Piuttosto che continuare a fare figure di palta, Scarpantonio farebbe meglio a dedicarsi ai propri disastri personali e a quelli del suo Partito Democratico, totalmente incapace di mettere a terra finanziamenti che vengono da lontano, ma che ad oggi restano molto lontani dal divenire ricchezza e servizi per il territorio e per la popolazione scolastica provinciale.
Il Consigliere provinciale di Teramo F.to Giovanni LUZII