ATRI – Venerdì 17 gennaio alle ore 18:00, presso la sede del Circolo Culturale Don E. Panetta in Largo dei Caduti a Casoli di Atri, si terrà la presentazione del libro “Mamme Ribelli”, di Linda Maggiori giornalista, scrittrice e attivista ambientale, figura di spicco nel panorama italiano della sostenibilità. Con la sua scrittura coinvolgente e il suo impegno concreto, ispira migliaia di persone ad adottare uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente. Un evento che si preannuncia di grande rilevanza per la comunità locale, in quanto offrirà l’opportunità di approfondire tematiche cruciali legate all’ambiente e alla salute pubblica.
Il libro, edito da Terra Nuova Edizioni, racconta le storie di donne che in tutta Italia si battono per difendere i propri territori dall’inquinamento e per garantire un futuro migliore ai propri figli. Le esperienze delle “Mamme No Pfas”, delle mamme della Terra dei Fuochi e di tanti altri gruppi saranno al centro della serata, offrendo un quadro nazionale delle battaglie ambientali in corso. Ma la presentazione non si limiterà a un’analisi a livello nazionale. L’attenzione si concentrerà anche sulla realtà locale, con un dibattito incentrato sul progetto di costruzione di un co-inceneritore per rifiuti industriali nella zona industriale di Casoli di Atri. Un’iniziativa fortemente contestata dai cittadini, che temono le conseguenze negative per la salute e l’ambiente.
Interverranno all’evento, oltre all’autrice Linda Maggiori, esperti e attivisti che discuteranno degli impatti di tali impianti sulla qualità dell’aria e dell’acqua, nonché sulle ricadute sulla salute dei cittadini e sull’economia locale. Modera l’incontro Alessandra Di Giovanni, intervengono Clelia Delle Curti e Alessandro Demetrio. La serata si concluderà con un workshop di Massimiliano Centorame. L’iniziativa è promossa dal Circolo Culturale Panetta di Casoli di Atri in collaborazione con l’associazione Rifiuti Zero Abruzzo e rappresenta un importante momento di confronto e sensibilizzazione.
“Non possiamo permettere che le emissioni tossiche di un co-inceneritore avvelenino il nostro territorio mettendo a rischio la nostra salute e quella delle generazioni future – dichiara Luciana Del Grande Presidente Rifiuti Zero Abruzzo -. È fondamentale mobilitarsi e far sentire la nostra voce”.