CASTELLALTO – Nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, 3 cani sono stati vittime di un avvelenamento all’interno del giardino della loro abitazione. Si tratta di una famiglia con mamma, papà e il loro cucciolo. Quando i proprietari si sono accorti del malessere, hanno immediatamente provveduto a farli ricoverare ma per la mamma non c’è stato nulla da fare ed è purtroppo morta. Il papà è ancora ricoverato, le possibilità che si salvi non sono altissime e comunque, nel caso in cui sopravviva, avrà sicuramente danni neurologici ed epatici. Almeno il cucciolo, fortunatamente, è fuori pericolo ed è salvo. Il tutto si è svolto a Casemolino, una frazione di Castellalto, nel cuore della notte ad opera ovviamente di ignoti.
“È incredibile che nemmeno nella propria casa gli animali possano essere al sicuro da persone prive di qualunque tipo di rispetto e moralità”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Spargere veleno è vietato da un’ordinanza ministeriale, che da anni chiediamo venga convertita in una vera e propria legge ordinaria, ed è un atto di crudeltà estrema. Ovviamente non si conoscono né gli autori né il motivo di questa violenza. Può essere che qualcuno ce l’avesse con la famiglia e i loro cani o che sia stata una cosa del tutto gratuita, ma in ogni caso non ci sono scusanti e i responsabili sono soltanto dei vigliacchi assassini.”
I familiari dei cani hanno ovviamente sporto denuncia contro ignoti e il corpo della cagnolina morta è stato portato all’Istituto Zooprofilattico per essere sottoposto all’esame autoptico, che aiuterà a identificare il tipo di veleno utilizzato. All’interno del giardino, infatti, non hanno trovato nessuna traccia di sostanze tossiche o esche avvelenate. Conoscere il tipo di tossina utilizzata può essere molto utile per cercare di risalire agli autori di questa crudeltà, come già accaduto in passato grazie a indagini approfondite. Se nel frattempo qualcuno può contribuire alle indagini e dare informazioni utili può contattare la sezione LNDC locale tramite la pagina Facebook “Lega del Cane Teramo”, che chiaramente garantirà l’anonimato e la massima discrezione a eventuali testimoni – Mariangela Cecchi –