TERAMO – Nei giorni scorsi è stato tratto in arresto, in Romania, il latitante Valeriu Anghel, classe 1979, su mandato di arresto europeo emesso il 13 agosto scorso dal Tribunale di Teramo. L’uomo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ad aprile dal GIP del Tribunale teramano, nell’ambito del procedimento penale n. 6799/16 RGNR 21, per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, tentata estorsione, tentata violenza privata, lesioni aggravate e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

L’attività di indagine posta in essere dalla Squadra Mobile di Teramo con il coordinamento della Procura, ha permesso di accertare che il 50enne era a capo di un sodalizio criminale transnazionale di matrice moldava, dedito allo sfruttamento della prostituzione. Dal mese di maggio 2016 il 50enne, in concorso con la moglie Diana Anghel e con un uomo di nazionalità moldava, aveva sfruttato molte giovani connazionali, costrette con minacce e violenze a prostituirsi in appartamenti trovati all’uopo, a Martinsicuro e nelle Marche. Il tutto dopo aver reclutato le ragazze in patria ed averle indotte a recarsi in Italia.

Le indagini hanno anche evidenziato che i tre avevano fabbricato e poi consegnato ad alcune di queste giovani carte di identità rumene false, da mostrare alle forze dell’ordine in caso di controlli. Inoltre Anghel,  insieme ai complici, nel mese di dicembre 2016, dopo averle rintracciate, aveva minacciato e picchiato due prostitute moldave loro vittime, che erano riuscite a scappare ed a rifugiarsi in un appartamento a Martinsicuro. Il tutto allo scopo di farsi consegnare quanto guadagnato dalle ragazze, dopo che avevano iniziato a prostituirsi in proprio, ma soprattutto, per costringerle a tornare nuovamente a lavorare per conto loro.

I coniugi Anghel erano anche ricercati in ambito internazionale  di un provvedimento di cattura, emesso il 17 febbraio 2017 da parte del Tribunale di Chisinau (Moldavia), per il reato di traffico di esseri umani finalizzato allo sfruttamento della prostituzione. Il complice moldavo della coppia è stato tratto in arresto mentre Valeriu Anghel e la moglie si sono resi irreperibili. Quest’ultima, colpita dalla misura del divieto di dimora nelle Marche e in Abruzzo, è stata rintracciata solo di recente nel corso di un controllo di polizia in un autogrill di Padova.

Per quanto concerne Valeriu Anghel, latitante in Romania, la squadra mobile di Teramo e il servizio centrale operativo di Roma, di concerto con il pm della Procura di Teramo, hanno effettuato numerosi accertamenti prima di riuscire a rintracciarlo e arrestarlo anche con la partecipazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. L’azione penale è già stata esercitata nel procedimento penale n. 6799/16 RGNR 21 e si trova, pertanto, già all’attenzione del Tribunale collegiale con la prossima udienza fissata al 3 aprile 2020.