TERAMO – Non è piaciuta alla minoranza, ma qualche dubbio è arrivato anche dalla maggioranza, la bozza del nuovo regolamento comunale presentata questo pomeriggio in prima Commissione Affari generali al Comune di Teramo. Testo arrivato con modifiche formali e sostanziali e con alcuni aspetti, a detta di taluni consiglieri, da rivisitare prima che il testo possa approdare in Consiglio comunale.
E così mentre la maggioranza vorrebbe già utilizzare il prossimo Consesso civico utile per l’eventuale approvazione, la maggior parte dei componenti della Commissione, Cavallari, Ciammariconi, Corona, Cozzi, Di Dalmazio, Micheli, Fracassa ma anche la De Sanctis, avrebbero messo un freno evidenziando alcune lacune. Troppo farraginoso in alcuni aspetti col rischio che si blocchi la macchina amministrativa nel punto più importante dedicato alla democrazia partecipata.
Proprio la De Sanctis ha posto un tema squisitamente di carattere formale, nel senso che in una marea di articoli e commi magari si rischia di rendere la procedura troppo rigida. “Ho chiesto di snellirla onde evitare che alcuni passaggi, seppur idealmente giusti e puntuali, possano provocare un carico eccessivo sulle spalle dell amministrazione”.
Forti perplessità arrivano dall’opposizione tutta soprattuto in riferimento al fatto che qualora i comitati e associazioni presentassero progetti e idee gli uffici comunali avrebbero l’obbligo di visionare e rispondere entro 30 giorni. In una situazione di carenza di personale, la cosa andrebbe ulteriorimente ad ingolfare la macchina amministativa.
Altro punto importante è poi quello relativo alla disciplina degli stessi comitati. Si vorrebbe riazzerare gli stessi soggetti, anche quelli recentemente andati al voto cercando di uniformare tutti attraverso una sorta di Election day, anche perché nel frattempo sarebbero state riformulate anche le zone di appartenenza. Cambierà dunque la territorialità dei Comitati oggi presenti. Sicuramente ci sarà una razionalizzazione con alcuni accorpamenti. Un esempio? Villa Pavone potrebbe tornare con Colleatterrato Basso (nel recente passato erano territori uniti sotto la dicitura Teramo est).
Luca Corona in tal senso non ci sta. “E chi è già andato al voto recentemente? Ci sono comitati che si sono costituiti recentemente come Villa Pavone e Piano D’Accio. Anche se non è riconosciuto dal nuovo regolamento comunale non gli si può dire che ora non vale più nulla e che bisogna tornare alle elezioni. La volontà di Villa Pavone poi è di avere un quartiere a parte”. Per Corona tale Regolamento andrà sviscerato punto a punto prima di vedere la luce ma non nei tempi rapidi come vorrrebbe la maggioranza. “Vanno condivise troppi aspetti. Per come stanno le cose ad oggi io non lo approverò.”