Delfico

Lettera aperta a : Chiar.mo Sig. Prefetto della provincia di Teramo Chiar.mo Sig. Presidente Amministrazione Provinciale TE Chiar.mo Sig. Procuratore della Repubblica di Teramo Chiar.mo Sig. Sindaco del Comune di Teramo Gent.ma Sig. Direttore USR ambito territoriale Teramo Gent.mo Sig. Direttore Generale dell’USR Abruzzo. Loro Sedi.

I SOTTOSCRITTI CITTADINI DI TERAMO PRESO ATTO con sconcerto, stupore e disappunto dell’ improvviso quanto inatteso provvedimento di sequestro cautelativo, sgombero dell’edificio scolastico e contestuale chiusura a tempo indeterminato del complesso architettonico “LICEO CONVITTO MELCHIORRE DELFICO” sito in Teramo Piazza Dante, intervenuti in data 3 Ottobre 2024;

EVIDENZIATA la sproporzione delle modalità adottate per tale sgombero che sembra non aver tenuto in giusta considerazione i molti aspetti connessi, in particolare quello psicologico correlato alla giovane età dei molti allievi;

RIMARCATA l’importanza ed il rilievo che il complesso “Liceo Convitto nazionale Melchiorre Delfico” presenta per tutta la comunità teramana, grazie all’insieme di valori sociali, culturali, architettonici , formativi che esso racchiude; Esprimono Innanzitutto viva solidarietà agli oltre mille studenti, alle relative famiglie, ed all’intero corpo docente ed ausiliario del “Liceo Convitto Melchiorre Delfico” per il ‘vulnus’ causato da un simile provvedimento. Considerano CHE

– per l’insieme dei valori espressi il complesso architettonico del “Delfico” rappresenta per l’intero territorio aprutino un vero e proprio simbolo della storia, della cultura e dell’identità di Teramo

– la chiusura a tempo indeterminato della struttura rappresenterebbe per la città e la comunità teramana una ferita profonda, estremamente preoccupante sotto gli aspetti sociali, culturali, formativi e, non ultimi, economici, della città;

– un’eventuale chiusura a tempo indeterminato andrebbe a sommarsi alle numerose già in atto su molti edifici, pubblici e privati, della città; alcuni in attesa – sia pur da anni – di interventi di ristrutturazione programmati , molti altri abbandonati da decenni pur presentando dimensioni notevoli (primi fra tutti il complesso dell’ex Ospedale psichiatrico, il complesso del cosiddetto’ Ospedaletto’ in corso Porta Romana, l’ex stadio Comunale);

– il pericolo – consistente – di passare dallo stato di chiusura a quello di abbandono deve essere assolutamente scongiurato perché potrebbe risultare fatale per la città di Teramo, che rischierebbe di passare da uno stato di temporanea (?) ‘decadenza’ a quello più rilevante di vero e proprio ‘declino’ :

– dall’esame dei pochi atti ufficiali resi pubblici e disponibili, è dato rilevare alcune incongruenze nelle motivazioni e giustificazioni tecniche che hanno indotto all’adozione di un provvedimento di tale portata;

–  crea comunque sconcerto apprendere che le misure adottate siano frutto unicamente di atti scritti , relazioni preesistenti e rapidi sopralluoghi;

– allo stato attuale, solo la disponibilità e la conoscenza di dati frutto una diagnosi puntuale, completa, approfondita delle condizioni strutturali e di stabilità complessiva dell’edificio possano consentire una valutazione adeguata delle soluzioni e degli interventi da adottare;

– detta disponibilità è da ritenersi preminente e – come tale – prioritaria rispetto all’adozione di atti amministrativi e scelte tecniche tesi alla realizzazione urgente di nuovi plessi scolastici temporanei (prefabbricati) sostitutivi, in quanto : a) decisioni affrettate di tipo emergenziale e temporaneo si rivelano spesso nel tempo incongrue sotto l’aspetto urbanistico e sociale, determinando – storicamente – il presupposto di un diverso ma ulteriore  degrado dei tessuti urbani, costretti a subire intromissioni forzate, al di fuori di una visione unitaria e programmata ; b) i costi ed i tempi di realizzazione di tali interventi – pur passibili di incongruità – sono comunque rilevanti, certamente più alti di quelli dichiarati verbalmente da alcune Autorità amministrative anche se al solo ma comprensibile scopo di rassicurare la cittadinanza;

– il fine esclusivo dei redattori di questa ‘lettera-appello’ è quello di SALVARE in tutti i modi l’architettura (non il semplice ‘edificio’…) del “Melchiorre Delfico”, intesa nella sua integrità non solo strutturale ed estetica ma anche e soprattutto funzionale, per i valori insostituibili che essa rappresenta e per i significati etico, culturale e formativo che ne derivano.

TANTO CONSIDERATO, i sottoscritti – nell’esclusivo fine di tutelare e garantire il diritto all’istruzione di una generazione di studenti ; – nella convinzione che tale diritto possa e debba esplicarsi solo attraverso spazi ed architetture capaci di suscitare emozioni, ispirare creatività, formare spirito critico, esaltare la bellezza intesa come est-etica;

CHIEDONO CHE

– la comunità teramana venga messa a conoscenza degli atti e documenti ufficiali che hanno indotto le Autorità competenti ad adottare il provvedimento di chiusura dell’edificio;

– venga prioritariamente data risposta alla richiesta di riesame avanzata dalla Provincia di Teramo, valutando tutte le condizioni ed i presupposti, tecnici e giuridici, esistenti per determinare l’annullamento del provvedimento, la riapertura del complesso e la sua riconsegna alla città;

– comunque , al fine di fornire ogni ulteriore rassicurazione sullo stato di sicurezza del complesso , vengano effettuati con urgenza tutti i rilievi ed interventi tecnici necessari per definire in maniera incontrovertibile lo stato di assoluta stabilità, adeguata antisismicità ed utilizzo in sicurezza, affidandone l’esecuzione a soggetti di alto profilo , riconosciuta competenza ed esperienza, in modo da : a) Stabilire con urgenza la tipologia degli interventi da effettuare, valutare il livello di invasività ed i tempi richiesti per l’effettuazione di opere; b) Affidare con urgenza progettazione e realizzazione degli interventi ad una società di provata esperienza, qualificata ed attrezzata per poter eseguire in tempi rapidi e certi le opere, assicurando la alta qualità dell’esito. Le modalità utilizzate per il caso ‘Ponte Morandi a Genova’ forniscono rassicurazione per la possibilità di una realizzazione celere (anche su più turni), che dovrebbe essere completata entro e non oltre il 15 settembre 2025.

I sottoscritti desiderano segnalare alle SS.VV. il peso e la rilevanza dei riflessi economici derivanti per larga parte della città da una chiusura del complesso prolungata oltre i dieci mesi dalla data odierna. La data del 30 settembre 2025 deve diventare non un semplice traguardo ma una vera e propria meta da raggiungere a tutti costi, il massimo in ordine di tempo consentito per non abusare della comprensione e tolleranza dei giovani studenti, ma anche di una cittadinanza delusa ed amareggiata. Con l’auspicio di legittima attenzione , i sottoscritti ringraziano e formulano sentiti auguri di buon lavoro. Aiutateci ad EVITARE LA DIASPORA E SALVARE IL ‘DELFICO RYAN’!

Primi firmatari, in ordine alfabetico: Ernesto ALBANELLO , Annalisa AMADIO, Silvia ANTELLI, Lino BEFACCHIA, Gianpiero CASTELLUCCI, Marcello CATALOGNA, Enrico CERULLI IRELLI, Donato CHIARINI, Marco CHIARINI, Edoardo CIPRIANI, Marcella CIPRIANI , Siriano CORDONI, Emilio CORSARO, Diego DE CAROLIS, Silvestro DE LAURENTIS, Nicola DI BATTISTA, Maria Cristina DI BENEDETTO, Serafino DI EUSANIO , Paola DI FELICE , Giovanna DI FRANCESCO, Pina DI FRANCESCO, Carmela DI GIOVANNANTONIO, Nicola DI GIOVANNANTONIO, Alessandra DI GIUSEPPE , Sara DI GIUSEPPE, Erminio DI LODOVICO, Gaia DI TOMMASO, Marco DIVITINI, Diego ESPOSITO, Franco ESPOSITO, Giovanni ESPOSITO, Maria Teresa ESPOSITO, Francesca FABIOCCHI, Flavio FELICE, Anna FORCELLA, Simona FORCELLA, Adelaide FURIA, Eugenio GALASSI, Paolo GALASSI, Gianni GASPARI, Alessandra GASPARRONI, Giovanni GEBBIA, Gianmarco GIOVANNELLI , Luigi GUERRIERI , Marcello MARANELLA, Marcello MARTELLI , Federico MASTRODASCIO , Silvio MASTRODASCIO, Agnes MAZZITTI , Enrico MELOZZI, Federigo MICHELI, Alba NAPOLITANI, Renato PILOGALLO, Alfredo POTENA, Nicoletta PROFETA, Roberto PUCINO, Francesco PUGLIELLI, Sandra RENZI, Federico ROGGERO, Daniela RUCCO, Magda SARDI, Elso Simone SERPENTINI, Graziamaria SCUCCIMARRA, Giuseppe STAMPONE, Clara TARASCHI, Carla TARQUINI, Manuela TITTARELLI, Maurizio VACCARILLI, Marisa ZACCAGNINI. *