GIULIANOVA – Dal gruppo consiliare NOS-NOI/COLTURA POLITICA del Comune di Giulianova riceviamo e pubblichiamo

PROVE TECNICHE DI REGIME

I luoghi delle istituzioni rappresentative umiliati.

Sabato 5 ottobre, il Capogruppo in Consiglio comunale di NOS-NOI/Coltura politica, Daniele Di Massimantonio, ha tenuto presso la sala convegni “Bruno Buozzi” di Giulianova una conferenza stampa sulla vicenda dello sgombero dell’area dell’ex depuratore all’Annunziata, per annunciare su tale vicenda una interrogazione consiliare. Nella circostanza, il consigliere comunale Di Massimantonio ha messo in evidenza la natura illegittima delle modalità con le quali si è provveduto allo sgombero, nonché dell’intero procedimento di affidamento. Ad assistere alla conferenza stampa erano presenti agenti della Digos. Una presenza sorprendente, per certi aspetti inspiegabile, se non con le categorie tipiche di fasi difficili della storia del Paese, contrassegnate dal bisogno del controllo totalizzante da parte delle forze dell’Ordine, esteso anche ai rappresentanti dei cittadini, rappresentanti democraticamente eletti. Se non avessimo totale fiducia nelle forze dell’Ordine, potremmo pensare che quella presenza avesse una natura intimidatoria, verso chi, con argomenti e fatti comprovati, si oppone alle decisioni – ritenute illegittime – adottate dalle forze politiche al potere. Il consigliere comunale Daniele Di Massimantonio avanzerà formale comunicazione al Prefetto e al Questore per chiedere spiegazioni sull’accaduto.

L’ultimo consiglio comunale è stato il teatro in cui ha avuto rappresentazione la Democrazia al tempo delle destre: DEMOCRATURA. Il Presidente del Consiglio comunale, Roberto Mastrilli, al momento della discussione dell’interrogazione presentata dal consigliere comunale Daniele Di Massimantonio, si è esibito in una creativa e sconfortante interpretazione del Regolamento del Consiglio comunale. Ignorando totalmente il funzionamento dell’organo rappresentativo del popolo giuliese, Mastrilli ha cercato di comprimere il diritto del consigliere Di Massimantonio di replicare immediatamente, avendone diritto, alle risposte ricevute dall’assessore ai Lavori pubblici e dal Dirigente (a proposito, i tecnici, durante la trattazione di una interrogazione, non dovrebbero intervenire), dando la parola – rispetto ai contenuti dell’interrogazione – ai consiglieri comunali.

Prevaricazione, ignoranza, disprezzo delle regole, mortificazione del ruolo e della funzione di Presidente del consiglio comunale… Eppure, l’art. 44 del Regolamento del consiglio comunale chiarisce in modo inequivocabile che “Il Presidente dell’assemblea consiliare rappresenta il Consiglio comunale […] e assicura il buon andamento dei lavori”. Inoltre, “nell’esercizio delle sue funzioni, il Presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei diritti dei singoli Consiglieri”.

Mastrilli, dopo aver girovagato a lungo nel centro sinistra, approda finalmente nel luogo politico a lui congeniale, la destra, diventandone l’interprete e la voce più fedele e sguaiata. Tuttavia, il ruolo di Presidente del Consiglio comunale gli impone il dovere dell’imparzialità, l’obbligo dello studio delle fondamentali regole di funzionamento del Consiglio. Niente di tutto questo! Il comportamento di Mastrilli, posto in essere in violazione delle più elementari regole della democrazia e con totale disprezzo della funzione di garanzia che la legge pone a fondamento del ruolo di Presidente del Consiglio comunale, sarà oggetto di una formale protesta che verrà avanzata al Prefetto di Teramo.