TERAMO – Il calcio è pieno di esempi del tipo “…e chi se lo sarebbe mai aspettato?“, eppure capita ancora che, dinanzi a due vittorie (una esterna) ed un pari dopo tre partite (Palermo, Bari e Monopoli), la sorpresa positivissima del Teramo faccia clamore.
Forse non ci sono tanti segreti, invece: nel caso specifico i biancorossi hanno saputo accantonare tutti gli aspetti non positivi del recente passato, pur nella consapevolezza di vantare un organico decisamente diverso, almeno numericamente. Piace a tutti, però, il prendere coscienza del fatto che esista un vero gruppo-squadra, nel quale l’unione d’intenti la fa da padrona e dove quelle figure che abbiamo anche classificato essere state “primedonne”, in realtà sono segmenti di una rosa nella quale, oggi, tutti, prima o poi, saranno utili alla causa.
In quest’ottica citiamo Luca Iotti, in predicato di cambiare casacca fino all’ultimo minuto di mercato e che a Monopoli, invece, giocando da titolare, ha disputato la migliore gara dal suo arrivo a Teramo. Ma potremmo porre in risalto la voglia di correre all’impazzata di Mungo, il quale, da professionista autentico, sta accettando la panchina in attesa di una chance che prima o poi arriverà, o anche il feeling che è nato in un gruppo (lo stesso di ieri – ndr) che mai ammetterà d’essere di gran lunga migliorato.
Ecco, queste evoluzioni hanno un nome ed un cognome: Massimo Paci. Lui avrà anche fatto ricorso alle enormi esperienze maturate da professionista, ma l’essere dall’altra parte della barricata è cosa diversa, da dover miscelare sapientemente e nel tempo.
Ad oggi, il giovane ed esordiente, in C, mister, ha azzeccato davvero tutto: la miscela, forse, non ha segreti particolari. Sa di tanta semplicità, data da ingredienti naturali, apprezzati ovunque. Sono soltanto da preservare.
Ne parleremo a Supergol, ovviamente.
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