ROMA – Nella settimana più calda dell’anno è emergenza, dalle città alle campagne, dove gli agricoltori sono impegnati nell’irrigazione in soccorso dei terreni per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro fino alla frutta. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che “con la colonnina di mercurio attorno ai 40 gradi anche le piante sono a rischio colpi di calore e stress idrico che compromettono la crescita dei frutti negli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali”. “Soffrono – continua la Coldiretti – anche gli animali con la produzione di latte nelle stalle che cala, le galline che producono meno uova nei pollai e le api che non volano più e non producono miele”. “Si tratta in realtà di un’estate a due facce segnata da temperature eccezionali ma anche da eventi estremi lungo la Penisola, che spiega Coldiretti, “hanno provocato gravi danni nelle campagne dove per il nord anche in questi giorni di grande caldo è stata diramata l’allerta della protezione civile con allarme grandine”. “Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che –
conclude la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne provocati da caldo e siccità e maltempo”.