TERAMO – “Una nuova mannaia sull’Abruzzo, un colpo duro sferrato dal Governo che anziché sostenere gli enti locali che meglio hanno lavorato con la progettazione del Pnrr sceglie di penalizzarli. Non può restare inascoltato il grido d’allarme che in questi giorni si è levato dall’associazione di Comuni ALI Abruzzo, da sindaci e presidenti di Provincia circa le gravi ripercussioni che la nostra regione subirà dai tagli disposti dal Governo col riparto del contributo di finanza pubblica: 5,8 milioni di euro l’anno fino al 2028, cioè 30 milioni in un quinquennio. In Abruzzo questa stretta riguarda praticamente tutti gli enti locali: 285 Comuni e le quattro Province. A pagare il prezzo più alto sono Teramo e L’Aquila, ma anche tantissime piccole realtà dell’entroterra”. Lo dichiara Manola Di Pasquale, responsabile Enti Locali del Partito Democratico abruzzese.

“La scelta del Governo ha conseguenze precise e gravi: toglie ossigeno ai territori che da sempre fanno fatica a garantire servizi – continua l’esponente Pd – e penalizza gli enti che hanno avviato azioni di rilancio lavorando sulle progettazioni (finanziabili e finanziate) col Pnrr. Per essere più diretti: i piccoli Comuni, soprattutto quelli dell’entroterra, verranno ulteriormente svuotati di risorse e andranno incontro ad ulteriore spopolamento ed abbandono. Gli enti che più hanno dimostrato capacità di attrarre fondi Pnrr saranno puniti proprio per aver messo a terra risorse straordinarie. E’ un inaccettabile paradosso, considerando che già l’Abruzzo ha subito tagli di risorse del Pnrr che ancora non sono stati reinseriti in canali alternativi”.

“Il Partito Democratico ha una visione diversa rispetto a questo Governo che dimostra, di nuovo, di essere lontano dalle esigenze vere dei territori. Riteniamo che i servizi vadano garantiti ed anzi implementati nelle aree più sensibili del nostro Abruzzo; che gli enti che stanno portando avanti progettazioni col Pnrr vadano sostenuti in questa attività complessa che fa bene ai territori e al loro sviluppo. Riteniamo che cittadine e cittadini debbano avere uguali diritti e possibilità in ogni angolo d’Abruzzo, ma così non potrà essere se gli enti non avranno risorse per farlo”, conclude Manola Di Pasquale.