TERAMO – Nell’interesse della scrivente, nell’interesse personale del suo amministratore e, comunque, della intera collettività, sono costretto ad assumere una posizione riguardo le false, gravi e peraltro diffamatorie dichiarazioni rilasciate oggi dal Presidente della Citta di Teramo 1913 SSD a r.l. in occasione di una intervista, poi diffusa dagli organi di stampa e pubblicata su internet.
Condivido e, ovviamente, confermo in pieno quel primo passaggio dell’intervista secondo cui la Convenzione fissa chiaramente le condizioni e i parametri per l’utilizzo dell’impianto Stadio Bonolis. Tale disciplina, infatti, è sempre stata applicata e, peraltro, espressamente riconosciuta anche nelle trattative svolte in questi giorni, sia dallo
stesso Presidente che dal Comune di Teramo, di cui confermo il ruolo di fattiva collaborazione. E, di questo,
ovviamente, vi è ampia evidenza documentale scritta, intercorsa, si ripete, tra la scrivente e Citta di Teramo 1913
SSD a r.l., con in conoscenza sempre il Comune di Teramo.
L’intesa, a dire il vero, perlomeno lato nostro, sembrava sostanzialmente raggiunta, tanto da aver inviato copia del
contratto suscettibile di essere sottoscritto. Salvo poi apprendere, peraltro unicamente dagli organi di stampa senza
ricevere alcuna previa comunicazione, l’indicazione dello Stadio di Notaresco.
Venendo, ora, a quelle dichiarazioni secondo le quali ‘qualcuno’ “avrebbe fatto qualcosa di diverso e quindi decida
di andare per altri lidi o magari chiedere altre cose o inventarsi addirittura altre storielle”, devo chiarire, cercando
di fornirne una possibile lettura, che non si ha qui riguardo alla disciplina relativa all’utilizzo dello Stadio – e,
dunque, a proposte eventualmente modificative di una disciplina molto chiara e sempre applicata –, ma al rispetto
di tale disciplina per la stagione passata. Rispetto alla quale, avendo maturato Citta di Teramo 1913 SSD a r.l. un
debito tanto nei confronti della scrivente che della propria controllante (per quest’ultima ad altro titolo), si è agito
in giudizio, chiedendo al Tribunale di accertare tali pretese.
Dunque, nessuna ‘altra cosa’ o ‘storiella’ relativa alla disciplina di utilizzo dello Stadio ma solo l’esercizio di
pretese creditorie dinanzi gli organi competenti, a tutela del rispetto di tale disciplina, per obblighi assunti la
stagione passata e, allo stato, ancora inadempiuti.
Infine, non posso non fermare l’attenzione anche su quella grave accusa o, più precisamente, minaccia, rivolta alla
persona fisica – “Ne risponderà personalmente tanto ormai sono persone note alla città…” – di cui ci si riserva,
anche per questa, ogni iniziativa, civile e penale, invitando sin d’ora il Presidente di Citta di Teramo 1913 SSD a r.l. a rettificare immediatamente tali ‘infelici’ dichiarazioni, nell’interesse non solo della scrivente e del suo
amministratore personalmente coinvolto, ma anche e soprattutto al fine di non provocare condotte che possano
turbare, ancora una volta, l’ordine pubblico.
Distinti saluti – Amministratore Unico Franco Iachini –