PINETO – È da diverso tempo che constatiamo la staticità nella nostra cittadina.
Opere pubbliche ferme da anni come ad esempio la Scuola Primaria di Borgo S. Maria il cui progetto sfiora i due milioni di euro è ancora in stallo dopo più di 9 anni; lavori da poco iniziati sono fermi da mesi e mesi,2 milioni che forse non bastano più.
Campo Sportivo di Scerne con ritardo di circa un anno e con un mutuo da 400 mila euro, i lavori non si vedono neanche iniziare dopo che esponenti dell’amministrazione con tanto di articolo e foto si pregiavano dell’immediata messa in opera; un fermo oramai assodato della scuola calcio e con squadre di livello superiore costrette a trovare un ripiego, nessuna programmazione, costo 400 mila euro con un mutuo Credito Sportivo già in fase di pagamento da parte del Comune.
Difesa della Costa zona Villa Ardente con importo di 950.000 euro finanziato dalla Regione Abruzzo durante la presidenza D’Alfonso, finanziamento “tolto dalla Regione al Comune di Pineto”.
Per Teatro Polifunzionale a Scerne, stanziati 400.000 euro (fondi Masterplan), lavori fermi da mesi e mesi. I lavori dovevano essere riconsegnati fine dicembre 2021 invece ad oggi abbiamo un cantiere aperto e abbandonato, cosa ancor più grave attiguo al Centro Diurno per Ragazzi, costretti ogni giorno a convivere con polvere e calcinacci, con finanche dei rischi.
Circa 50 mila euro (solo per questo lavoro) finanziati da un folle mutuo per il taglio dei pini in via Volturno a Scerne. Si prevede l’abbattimento di una cinquantina di pini dei quali quasi una decina già abbattuti, andando a deturpare un patrimonio arboreo decennale.
Canale scolmatore di fondamentale importanza per il rischio idrogeologico, fermo da dieci anni con un finanziamento prima di 1.000.000 di euro e adesso quasi due; opera di competenza della provincia/genio civile di cui il sindaco non si è mai interessato, non sappiamo perché è fermo lì e non si trova una soluzione.
Ma la cosa più grave sono i soldi pubblici che questa amministrazione riesce a buttare letteralmente dalla finestra, opere di interesse sociale e collettivo in un degrado che è sotto gli occhi di tutti, come per esempio:
1 Centro Aggregazione Giovanile Pineto Centro: spesi 50 mila euro ed è completamente abbandonato con convenzione scaduta;
2 Campo di bocce e relativo centro di Aggregazione in completo abbandono e senza un minimo di attività: spesi circa 50 mila euro, tutto degradato ;
3 Torre San Rocco centro di aggregazione sociale: spesi 40/50 mila euro e mai entrato in funzione. Dove sono stati spesi?
4 Struttura Parco delle Ninfee: nessun bando per assegnarlo, c’è ancora una stella cometa residuo di esposizioni natalizie risalenti a 3/4 anni fa.
Abbiamo 6/7 milioni investiti in opere pubbliche ferme da anni o iniziate e mai completate, soldi pubblici non spesi e quelli spesi senza nessun controllo. Amministrazione inefficiente, ritardare e non occuparsi delle opere pubbliche o di progettazioni future significa non far crescere il paese, per non parlare dello spreco di soldi pubblici in opere ferme, con mutui addirittura già iniziati a pagare o, disfatta generale, perdendo fondi già destinati a Pineto e poi tornati indietro.
È un fallimento continuo, senza idee, senza prospettiva futura per il rilancio di una delle più belle cittadine della costa – Cleto Pallini coordinatore comunale Italia Viva, Luciano Monticelli componente Italia Viva nazionale –