TERAMO – Abbiamo compreso dalla nota dell’ex presidente della squadra di calcio della nostra città, che la fideiussione da allegare alla domanda di iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro, sarebbe stata sua.

Senza entrare nel merito di un’azione eventualmente sacrosanta se prodotta dall’unico socio teramano presente nei quadri del club, pure gestore dello Stadio Bonolis, ci rimane molto più complesso convincerci del fatto che così non sarà.

Certo, lo ha scritto a chiari note, ma anche nelle estati precedenti spesso il “suo” Teramo rischiava l’iscrizione… Noi siamo portati a pensare e credere che, ancora una volta, non verrà meno, magari provando ad archiviare definitivamente, in una seconda fase, la storia di tre anni nata tra feste a base di champagne d’annata per poi…

Supergol, che andrà in onda a 9 giorni dalla fatidica data del 22 giugno, vi presenterà il quadro completo della situazione in casa biancorossa, con i protagonisti che tornano ad essere tali dopo un periodo nel quale erano stati letteralmente congelati (un giorno qualcuno ci spiegherà cosa sia cambiato nel mentre – ndr-): cercheremo di capire fino in fondo quali saranno le difficoltà da dover superare e quanto inciderebbe l’eventuale, mancato apporto dell’ex presidente.

Ma non basta, stavolta bisognerà andare oltre per il bene del Teramo Calcio: qualsiasi altra possibilità ulteriore andrà resa nota e lo faremo, senza più riservatezze dovute.

C’è un problema nel problema, comunque, che si chiama “Stadio”: in una delle prime conferenze stampa dell’era precedente all’attuale, eravamo nell’estate del 2019, azzardammo una domanda: “Ma lo Stadio sarà gestito dal Teramo Calcio direttamente o da altra società?”. Ci fu risposto che sarebbe stata costituita una holding nella quale, la figura apicale del presidente dello stesso club calcistico, sarebbe stata la migliore delle garanzie.

I fatti, holding a parte, ci stanno dicendo il contrario, perché se il Teramo interessa molto meno di allora, non sappiamo ancora se è così anche per la gestione dell’impianto.

La domanda non è casuale, senza dover ricordare gli 11 anni di Luciano Campitelli che ne patì le conseguenze: sapete perché? C’è chi è sensibile al richiamo di un Teramo Calcio gestore dello Stadio: “Senza questa condizione non c’é spazio per operare”, afferma.

Come si pone l’ex presidente della squadra di calcio della nostra città dinanzi a questa eventualità? Sarebbe disposto a fare un secondo passo indietro e a quali condizioni?

Non dovrebbe dirle a noi, è evidente, ma se non dimenticasse che un “Bonolis” senza Teramo Calcio (patrimonio anche suo – ndr -) avrebbe un sapore opposto all’oggi, sarebbe buona cosa; d’altronde, così come ricorderà, fu proprio lui a porre come condizione la gestione dell’impianto, nell’acquisizione del club.

Oggi a chiederlo è altro imprenditore. Giusto, tanto quanto ieri.