TERAMO – Saranno Gerlando Gatto e Max De Aloe i protagonisti domani, sabato 13 maggio, della terza e ultima giornata dell’Accordion Spring Fest, la seconda edizione del Festival della Fisarmonica, promosso dal Conservatorio Statale di Musica ‘G. Braga’ di Teramo con il Direttore del Conservatorio ‘Braga’ Tatjana Vratonjic, che per tre giorni ha proposto concerti, masterclass e conferenze dibattito dedicati alla scoperta della storia e della poliedricità dello strumento musicale, iniziativa che vede come coordinatori artistici il docente di Fisarmonica Classica Massimiliano Pitocco e il docente di Fisarmonica Jazz Renzo Ruggieri.

Il Conservatorio Braga – ha sottolineato il Direttore Vratonjic è tra i più virtuosi in Italia grazie all’ampia offerta formativa e al crescente numero di iscritti, elementi che rappresentano un incentivo all’organizzazione di un’attività extradidattica importante che permetta agli studenti di sperimentare subito il proprio talento oltre che le abilità acquisite in classe nelle ore di didattica. La classe di Fisarmonica classica è attiva già da quattro anni ed è stata affidata al docente abruzzese Massimiliano Pitocco, noto per la sua produzione concertistica a livello internazionale, e che è anche titolare della cattedra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. La classe di Fisarmonica Jazz, prima cattedra istituita in Italia, è invece affidata al Maestro Renzo Ruggieri, anch’egli noto in campo internazionale quale concertista e docente. Il Festival che il nostro Conservatorio vivrà nei prossimi giorni ci consentirà di valorizzare l’importanza della Fisarmonica che da sempre ha fatto parte della tradizione musicale abruzzese e che ha visto protagonisti alcuni dei ‘padri’ maggiori della musica italiana”.

Il programma degli eventi domani, sabato 13 maggio, prevede alle 9 Masterclass dei Maestri Pitocco, Rakic, Ruggieri e Max De Aloe, per gli strumenti ad ancia libera e jazz; dalle 14.30 alle 16.30 Conferenza di Gerlando Gatto su ‘La fisarmonica e il jazz’; alle 17.30 Consegna dei Diplomi e Concerto di Max De Aloe per la musica jazz

Max De Aloe è considerato dalla stampa specializzata tra i più attivi armonicisti jazz in Europa e nel suo curriculum prestigiose collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Michel Godard, Jesper Bodilsen, Enrico Rava, Niklas Winter, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell, Dudu Manhenga, Bruno De Filippi, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni e molti altri. Ha circa cinquanta CD al suo attivo, di cui 15 come leader ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi. Tra i tanti da annoverare Lella Costa, Marco Baliani, Giovanni Veronesi, Oliviero Beha, Paolo Nori, Giuseppe Conte. Si è esibito in festival e prestigiose rassegne in diversi Paesi tra cui, Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Madagascar, Brasile, Cina, Hong Kong e in tutta Europa. In ambito pop ha collaborato con Mauro Pagani e Massimo Ranieri. Ha vinto negli ultimi cinque anni il Jazz It Awards indetto dalla rivista Jazzit come migliore musicista italiano del 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 nella categoria riservata agli strumenti vari (viola, violoncello, armonica, banjo, arpa, mandolino). Ed è vincitore del premio Orpheus Awards 2015 con il CD Borderline per la sezione jazz. In ambito televisivo è stato ospite nel 2014 nel live show del sabato sera di Rai Uno al fianco di Massimo Ranieri e nello stesso anno è stato l’alter ego musicale di Federico Buffa nelle dieci puntate di Federico Buffa racconta storie mondiali per Sky Sport e Sky Arte. Nel giugno 2018 si è esibito con Massimo Ranieri allo Stadio San Paolo di Napoli per l’evento musicale dell’anno che ha riunito diverse star italiane per PINO E’, tributo a Pino Daniele in diretta televisiva su RaiUNO. Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. Si è laureato nel 1993 all’Università Statale di Milano con una tesi in sociologia della musica dal titolo La musica leggera come consumo e aggregazione giovanile e per una decina di anni ha realizzato per alcune testate giornalistiche articoli rivolti alla critica musicale e ai rapporti tra i giovani e la musica. E’ fondatore e direttore dal 1995 del Centro Espressione Musicale di Gallarate, dove insegna tecnica d’improvvisazione jazz, fisarmonica e armonica cromatica. Ha tenuto delle lezioni di tecnica di improvvisazione all’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano e ha tenuto lezioni di Sociologia del turismo legate ai fenomeni musicali presso l’Università Statale Bicocca di Milano. La prestigiosa casa editrice americana SHER MUSIC ha edito nel 2012 il suo metodo didattico Method for Chromatic Harmonica, con presentazione, tra i tanti, di Toots Thielemans. Riedito nel 2013 in Italia dalla Volontè e Co. Per la stessa casa editrice italiana ha realizzato nel 2015 un nuovo metodo didattico dal titolo Suona l’armonica. E’ stato ideatore e direttore artistico del Gallarate Jazz Festival per tredici edizioni ed è attualmente direttore artistico di Mutamenti, festival musicale che ha come scenario i Castelli e luoghi d’arte della provincia di Massa Carrara. Dal 2018 dirige l’etichetta discografica Barnum For Art.

Gerlando Gatto nasce a Catania, il 23 settembre 1946 e in questa stessa città si laurea in giurisprudenza nel 1968. Comincia ad occuparsi di jazz sin da giovanissimo tanto che già nei primi anni ’60 scrive di musica su “Il Corriere di Sicilia”. Trasferitosi a Roma, diventa giornalista professionista nel 1974 continuando, così, a coltivare quella passione per la musica jazz che lo accompagna sin da giovanissimo. Scrive di jazz sul settimanale “Il giornale di Roma” e su altri quotidiani. Nel 1973 comincia la collaborazione con la RAI ideando e conducendo molti programmi radiofonici per “RadioUno”, “RadioTre”, “Rai International”. Dai primi anni Ottanta collabora con riviste specializzate quali “Blu Jazz”, “Jazz”, “Jazz, blues & around”. Come collaboratore di queste testate, unico giornalista italiano viene invitato spesso al festival del jazz della Martinica e al “Carrefour Mondial de la guitare” sempre alla Martinica. Qui ha modo di conoscere assai bene il jazz caraibico tanto da essere stato il primo a segnalare ed intervistare per una pubblicazione italiana Gonzalo Rubalcaba di cui, in quegli anni, in Italia poco o nulla si sapeva. Nel 1982 è uno degli autori della Enciclopedia del Jazz edita dalla Curcio. Sempre nel 1982 vive per un anno in Norvegia dove ha modo di approfondire la conoscenza del jazz nordico tanto da produrre una serie di 13 puntate dedicate al jazz scandinavo, trasmessa da RadioUno, mentre cura un programma sul jazz italiano mandato in onda dalla NRK, l’emittente di Stato norvegese. Responsabile di uffici stampa di importanti festival, cura, tanto per citarne qualcuno, la prima edizione del “Fano Jazz” e le prime fondamentali edizioni di Barga Jazz Festival. Nel 2000 partecipa in qualità di critico musicale alla trasmissione televisiva “Vivendo parlando” di Sat 2000 condotto da Gigliola Cinquetti Nel 2007 e 2008 idea e conduce alla Casa del Jazz di Roma quattro cicli di ascolti guidati che ottengono un grande successo, sulle seguenti tematiche: “Jazz e musica classica” (assieme a Luigi Onori); “Jazz e tango”; “Jazz e canzone italiana”; i “Beatles in Jazz”. Nel 2010, sempre alla Casa del Jazz, conduce il ciclo di ascolti “Il sound atipico del Jazz” cui fa seguito un altro ciclo di grande successo dedicato agli standard del jazz. Sempre nel 2007-2008 idea e conduce un programma televisivo di tre mesi su Nessuno TV dal titolo “Jazz Life” ovvero una storia politica del Jazz. Nel novembre del 2008 inizia su RedTv un programma di sei mesi da Gatto ideato e condotto dedicato al Jazz italiano con ospiti tutti i più importanti operatori del settore. Dal giugno 2007 cura e dirige un blog-newsletter dedicato al mondo del Jazz, intitolato appunto A Proposito di Jazz. Dal 2013 è direttore artistico del premio della critica Orpheus Award. Nel 2017 pubblica “Gente di Jazz (Edizioni Kappa Vu- Euritmica); nel 2018, sempre per gli stessi tipi, pubblica “L’altra metà del jazz”. Infine nel 2020 pubblica “Il Jazz Italiano in epoca Covid”.