L’AQUILA – “Sono ormai diversi giorni che, nelle segrete stanze della politica regionale, si rincorrono voci autorevoli, ma mai confermate, che vorrebbero pronto il piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese, un documento fondamentale per il futuro della sanità regionale che è atteso ormai da tempo e che l’attuale maggioranza di centrodestra avrebbe dovuto portare in discussione ormai dall’estate 2019” dichiara Sandro Mariani, Capogruppo di “Abruzzo in Comune” in Consiglio Regionale. “Personalmente ho avuto modo di visionare questa fantomatica “bozza” e se fosse realmente questo quanto la Giunta Marsilio ha in mente per il futuro della sanità abruzzese ritengo saremmo in presenza di un piano che presenta enormi criticità, quanto di più lontano oggi possa essere vicino alle necessità della nostra Regione e alle legittime ambizioni di offerta sanitaria che provengono dai vari territori”.
Al momento però, ricorda Mariani, di ufficiale non c’è ancora nulla tenuto conto che, circa tre settimane fa, era stata convocata la V° Commissione proprio per discutere del riordino della rete ospedaliera. “Peccato che la convocazione è stata ritirata nell’arco della stessa
giornata… per i litigi interni alla maggioranza che si avvertono nitidamente e ormai all’ordine del giorno nelle stanze del Consiglio Regionale, segnale inequivocabile che su questo delicato tema non c’è ancora un accordo nemmeno all’interno del centrodestra
abruzzese”.
Sono fortemente preoccupato dal ritardo che sta prendendo la gestione ordinaria della sanità abruzzese – conclude Mariani – ci sono infatti una serie di azioni strategiche per il futuro dell’Abruzzo che non sono più procrastinabili, dal riordino della rete ospedaliera
passando per la ricognizione dei cosiddetti fabbisogni: l’emergenza pandemia, messa ormai davanti a mo’ di “simulacro”, per questa maggioranza sta diventando sempre più un alibi dietro cui trincerarsi ogni volta che c’è un problema da risolvere! Accolgo con favore il fatto che ieri, in Conferenza Capigruppo, si sia messo un punto fermo su questa vicenda: qualsiasi ipotesi di riordino della rete ospedaliera dovrà passare in Consiglio Regionale e non potrà quindi essere liquidata con una “semplice delibera di Giunta”, ma dovrà essere un atto di programmazione su cui il Consiglio Regionale avrà piena competenza e voce in capitolo. In tal senso è quanto mai urgente che la Giunta Regionale proponga all’attenzione di tutti i consiglieri un documento ufficiale che sia la base di partenza per un confronto aperto a tutte le istanze territoriali”.