PESCARA – Solo 90 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Il dato è più basso di quelli degli ultimi giorni, ma, come avviene ogni lunedì, è emerso dalla bassa quantità di tamponi molecolari processati. Sono 2.206, infatti, i test eseguiti, contro la media di oltre quattromila divenuti ormai lo standard: è risultato positivo il 4,08% dei campioni analizzati. Cinque i decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.248. In lieve aumento i ricoveri. Intanto da oggi salgono a 41 i comuni in zona rossa: tre sono nel Teramano, tutti gli altri nell’Aquilano e, in particolare, nella Marsica. Nelle province di Pescara e Chieti non ci sono più comuni con maggiori restrizioni. I nuovi positivi hanno età compresa tra 1 e 89 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 13, di cui 3 in provincia dell’Aquila, 4 in provincia di Pescara e 6 in provincia di Chieti. I cinque decessi riguardano persone di età compresa tra 63 e 92 anni: una in provincia di Chieti, una in provincia di Pescara e tre in provincia dell’Aquila. Gli attualmente positivi sono 10.410 (-50): 569 pazienti (+12) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 64 (-1, con 3 nuovi ricoveri) in terapia intensiva. Al momento il tasso di occupazione dei posti letto è al 30% per le terapie intensive, a fronte di una soglia di allarme fissata proprio al 30%, e del 38% per l’area non critica, rispetto ad un valore limite del 40%. Gli gli altri 9.777 attualmente positivi (-61) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 55.433 (+134). Del totale dei casi positivi, 16.812 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+21), 17.469 in provincia di Chieti (+54), 17.440 in provincia di Pescara (+17), 15.644 in provincia di Teramo (invariato), 543 fuori regione (+1) e 183 (-4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. L’incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti, nel complesso, scende. A livello regionale il dato è pari a 114, a fronte di una soglia di allarme fissata a 250. Il territorio con il valore più basso, dopo 40 giorni di zona rossa, al momento è il Pescarese (62), con Pescara città che scende addirittura sotto quota 50. Poi ci sono il Chietino (104) e il Teramano (112). La situazione peggiore è quella della provincia dell’Aquila: l’incidenza settimanale è attorno a quota 180, ma il dato è ancora condizionato dai pochi tamponi eseguiti nei giorni festivi del periodo di Pasqua. Saranno dunque determinanti i dati dei prossimi giorni – ANSA –