TERAMO – Prima uscita pubblica del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio all’Università degli Studi di Teramo, dove si inaugurava il nuovo Anno Accademico. Baci e abbracci con il Magnifico Rettore Dino Mastrocola, con il Rettore emerito Luciano D’Amico, suo competitor in questa campagna elettorale e con il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto. Marsilio ha ribadito che gli abruzzesi sono stati bravi a comprendere il buon lavoro svolto: “Ho avuto un 10% in più di voti, gli abruzzesi hanno apprezzato e ci hanno votato con convinzione. Una sorta di superbonus 110. Rispetto a 5 anni fa abbiamo avuto circa 30.000 voti in più. In tempi in cui gli elettori diminuiscono il mio contributo è servito a portare più persone a a votare la mia persona“. Domenica prossima Marsilio andrà a Bruxelles per partecipare al Comitato delle Regioni, poi partirà alla volta di Londra per qualche giorno di riposo.
Nel frattempo il lavoro prosegue: agenda fitta. “Dimostreremo presto che tutte le bugie raccontate erano appunto solo bugie“, ha detto ancora Marsilio che non ha mai temuto di perdere. “I sondaggi veri non ci hanno mai dato una narrazione diversa. I sondaggi finti erano di altri. Il sorpasso non ci è mai stato. La stessa coalizione avversa ha fatto il massimo sforzo possibile“. Teramo tuttavia è andata in controtendenza: “E’ uno stimolo a lavorare meglio. Certo c’è l’amministrazione comunale che ha l’ossessione di raccontare che non abbiamo fatto il nostro dovere mentre loro non hanno aperto un cantiere da 7 anni. Faccio autocritica perché la classe dirigente teramana del centro destra non ha saputo far emergere tali limiti e non ha saputo proporre una proposta politica alternativa ed autorevole. Ci rimboccheremo le maniche anche qui “.
Marsilio è anche tornato sulla questione dei fondi per la riqualificazione dell’ex Manicomio: “Presto Unite farà partire la gara, al contrario di quel che che dice il sindaco. 20 milioni sono più che sufficienti per far partire la gara che produrrà lavori su almeno 4 fabbricati. Verrà realizzato dopo anni di immobilismo, non della Regione ma dell’Università che non ha saputo presentare i progetti“.
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