ALBA ADRIATICA – “Apprendiamo che le tre amministrazioni di Alba Adriatica, Tortoreto e Giulianova starebbero lavorando a un documento in comune per dotare di pistole le rispettive Polizie Locali. Non vorremmo però che tale progetto sia stato pensato soltanto burocraticamente e quindi per risolvere l’esigenza estiva di far uscire i vigili dopo le 22.00. Se così fosse si metterebbe a rischio la loro stessa incolumità”. Il commento è degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Alba Adriatica, che prosegue: “La dotazione di armi è cosa seria, non serve solo custodirla ma anche saperla usare. Per questo occorre pensare a un’adeguata preparazione che presuppone oltre al periodico addestramento al tiro anche l’acquisizione di tecniche operative specifiche come l’autodifesa, l’ammanettamento e tanto altro ancora”.

Il M5S di Alba Adriatica ribadisce l’importanza di formare i vigili attraverso un corso presso la scuola della Polizia di Stato di Pescara che è il centro nazionale per gli operatori del controllo del territorio. “A proposito chiediamo ai sindaci di sensibilizzare la Regione affinché stipuli una convenzione – affermano – Inoltre, da Martinsicuro a Giulianova ci aspettiamo più coraggio e lungimiranza. Bisogna istituire un consorzio o associazione di Polizia Locale intercomunale sull’esempio di numerose e consolidate esperienze nazionali. In questo modo il personale della polizia verrebbe legittimato ad esercitare il servizio in tutto l’ambito territoriale delimitato dal patto associativo. Una pattuglia di Alba, per esempio potrebbe intervenire in ausilio a una di Tortoreto e viceversa lavorando in sinergia come richiede l’attività dell’agente di Pubblica Sicurezza”.

“Ricordiamo che a prescindere dalla stagione estiva che fa registrare circa il 40% delle presenze turistiche dell’Abruzzo – concludono i 5S – in questi comuni i reati commessi sono il doppio rispetto al capoluogo di Teramo; che la funzionalità interregionale aggrava ulteriormente la situazione; e che dopo Pescara viviamo nel territorio con la più alta densità abitativa della regione. Un problema straordinario non può essere affrontato con azioni ordinarie”.