Diamo inizio, con la seduta odierna, ai lavori dell’undicesima legislatura.

E’ per me un grande onore inaugurare ufficialmente l’attività di questa legislatura del Consiglio regionale dell’Abruzzo.

Un onore accompagnato da altrettanta emozione per la consapevolezza del compito che i cittadini abruzzesi hanno affidato a tutti noi che sediamo in quest’aula.

Per alcuni di noi si tratta di un ritorno o di una riconferma su questi scranni. Per molti altri, invece, è la prima volta.

Esperienza ed entusiasmo sono risorse complementari e irrinunciabili per il grande lavoro che ci aspetta da oggi e per gli anni a venire.

Ogni consigliere che oggi siede in questa assemblea, massima espressione dell’istituzione regionale, proviene da esperienze politiche, personali e professionali diverse.

Differenze che, voglio ribadire ancora una volta, sono risorse indispensabili per gestire le sfide che siamo chiamati ad affrontare e risolvere per gli abruzzesi che ci hanno dato fiducia, affidandoci un ruolo di enorme responsabilità.

Le differenze devono portare al confronto e al dibattito – che può essere anche aspro e duro, è normale che sia così – senza però mai travalicare il rispetto e la dignità di ciascuno.

Alle colleghe consigliere presenti, più numerose che in passato (ma ancora troppo poche), va il mio augurio affinché siano portatrici di forza propulsiva e innovativa.

E con le loro competenze, esperienze, umanità e spirito di sacrificio, saranno sicuramente un elemento in grado di valorizzare e rendere ancora più incisivo il lavoro dell’Assemblea.

Un ultimo pensiero lo voglio riservare all’unicità della nostra regione: l’Abruzzo è uno, dal Gran Sasso alla costa.

Per questo auspico che in questa legislatura ci sia il definitivo superamento di logiche e dinamiche ormai stantìe, in uno spirito di reale rinnovamento e proficuo lavoro, che – con passione e intelligenza – ci permetterà di rendere ancora migliore il nostro splendido e amato Abruzzo.