TERAMO – “Sotto i portici (c.d. del Banco di Napoli, a Teramo, ndr) sono stati affissi degli striscioni intimidatori sulla raccolta di firme per la realizzazione dei moduli scolastici nell’ex stadio comunale, episodio che segue il ben più grave verificatosi qualche giorno prima quando un gruppo di sedicenti tifosi ha minacciato dei consiglieri comunali rovesciando i tavoli dell’iniziativa. Nello stesso luogo, proprio il giorno 10 febbraio che, per legge nazionale, è dedicato al ricordo del genocidio subito dagli italiani nel nostro confine orientale, è apparso uno spaventoso striscione di complicità agli infoibatori jugoslavi nel quale si negavano i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità perpetrati dagli jugoslavi a danno dei nostri connazionali”. L’intervento è del capogruppo Lega al Comune di Teramo, Berardo Rabbuffo.
“A questo punto ci chiediamo se davvero Teramo ha un sindaco, se davvero questo sindaco è il sindaco di tutti i cittadini o se, invece, è imbarazzato nel non poter condannare apertamente questi episodi camorristici di violenza privata e di esaltazione di crimini orrendi. Ci chiediamo il perché Teramo debba trovarsi in una situazione di insicurezza collettiva e perché il sindaco sia incapace di far sentire la sua voce davanti ad episodi, tra l’altro purtroppo molto ricorrenti, che minano la convivenza civile e democratica della nostra città”, conclude Rabbuffo.