SANT’OMERO – “Il Consigliere Pepe, nel rispondere a Paolo Gatti, ci ha ‘sbloccato un ricordo’. Nelle recenti dichiarazioni dei Consiglieri Regionali di centro-destra e della dirigenza della ASL, intervenuti a difesa della scellerata scelta di declassare i Reparti di Ostetricia-Ginecologia e Chirurgia da UOC a UOS, stranamente non è stata mai menzionata l’attivazione dei 13 posti di Lungodegenza. Eravamo invece stati abituati, negli ultimi anni, a leggere spesso dichiarazioni sulla imminente attivazione di questo reparto come uno dei tasselli necessari per il rilancio dell’Ospedale Val Vibrata. Da ricordare che la UOS di Lungodegenza per Sant’Omero fu introdotta con la Rete Ospedaliera del 2018 e confermata da ultimo piano regionale sanitario”. A dichiararlo è il presidente provinciale di Italia Viva, Elvezio Zunica.
“Se per il declassamento della UOC di Ostetricia-Ginecologia si è proceduto nelle more dell’approvazione dell’atto aziendale accelerando i tempi, perché la UOS di Lungodegenza prevista addirittura dal lontano 2018 ancora non è stata attivata? In pratica su Sant’Omero si fa in fretta a ‘tagliare’, ma non si è altrettanto veloci nell’implementazione dei nuovi reparti. In sintesi, dell’attivazione dei 13 posti letto di Lungodegenza nemmeno l’ombra, inoltre gli stessi sono anche ‘scomparsi’ dai ‘radar comunicativi’ del centro-destra e della Asl, non sarà che due indizi fanno una prova in questo caso? Mica vorrà significare che questa UOS non verrà attivata? Oppure si tratta solo di una dimenticanza comunicativa, di una svista? Altrimenti, visto che oramai sono passati quasi 7 anni dall’introduzione nella programmazione sanitaria di questi 13 posti letto e visti i ripetuti annunci degli ultimi anni, quanto dovremo ancora aspettare per vederne l’attivazione?”, conclude Zunica.