Ringrazio Paolo Cirino Pomicino, già ministro della Pubblica Amministrazione, e l’On. del Pd Luciano D’ Alfonso per le  parole di rispetto e stima nei confronti di mio padre Remo Gaspari, recentemente ricordato da Calenda  in modo del tutto inopportuno come fosse un riferimento negativo, quasi una sorta di modello di non o mal governo”, così in una nota diffusa alla stampa Lucio Gaspari, figlio del noto esponente della DC scomparso nel 2011. “Calenda per l’accaduto si è scusato ritwittando un tweet, come a dire ‘non ho tempo per queste cosette, ha già risposto un altro a riguardo. Ecco…’. E buttandola sulla solita noiosa scusa del ‘fraintendimento’ cerca di salvare capre e cavoli nella barchetta della sua spocchia. Ma di scivoloni continua a farne quotidianamente. Ritengo che, al di là dei colori politici, l’ unico vero insegnamento di vita si basi sul rispetto per gli altri e per la loro relativa esperienza”. E conclude “non voglio regalare altra visibilità al Sig. Calenda, visibilità di cui certo non è sprovvisto dato che un giorno sì e l’altro pure sta in tv e sui giornali a pontificare contro quelli che lui definisce populismi e sovranismi, alla ricerca disperata di una terza via in cui dondolare il suo ego mascherato. Voglio solo cercare di tramandare gli autentici valori della vita anche attraverso  gli insegnamenti che ho ricevuto e che ritengo possano essere utili alle nuove generazioni e alla società tutta per la quale, secondo quelli che sono i miei strumenti e le mie competenze, sarò sempre a disposizione” – nella foto l’On. Remo Gaspari –