TERAMO – Era stata catalogata come una gara fondamentale per il futuro, quella di Lentini, e probabilmente, alla lunga potrà esserla stata. Il Teramo l’ha vinta meritatamente (0-1), grazie alla rete di Magnaghi al 20° del p.t., nata dagli sviluppi di un corner e da un’inzuccata di Ilari, sulla quale pasticcia il portiere di casa Polverino, secondo di Nordi. Soprano (tra i migliori in campo con Tomei, Santoro, Viero ed Ilari), la rimette al centro dal fondo e per l’attaccante biancorosso, in anticipo su tutti, arriva il quinto sigillo stagionale, che risulterà essere decisivo per il successo, il secondo fuori casa.

La vittoria premia tutti, ad iniziare dalla trentina di supporter al seguito, all’entourage, che ha vissuto una settimana non tranquillissima, della quale poco avranno risentito i calciatori, in silenzio stampa.

Tedino ha inizialmente mandato in campo sia Viero che Santoro, riproponendo il classico 4-3-2-1 di gran parte del girone di andata, con Costa Ferreira (ci si aspetta sempre qualcosa in più dall’ex leccese) e Bombagi alle spalle dell’autore della rete decisiva. Dopo un paio di opportunità biancorosse (Bombagi prima al tiro ben parato e poi su punizione di poco fuori) arriva il gol del meritato vantaggio. La Sicula ha due buone opportunità per pareggiare, ma in entrambe è bravissimo Tomei, prima a bloccare a terra su Palermo e poi, da angolo, a respingere miracolosamente un colpo di testa ravvicinato. La palla che avrebbe potuto chiudere la contesa, però, la sciupa incredibilmente Bombagi, che si presenta a tu per tu con Polverino, dopo aver percorso metà del campo in beata solitudine: il tiro a botta sicura, però, è alto! Ha ancora la palla dello 0-2 la squadra biancorossa quando in area, Magnaghi, lascia a Santoro il pallone del raddoppio: il tiro dell’esterno è però strozzato e la palla sfila alla destra del portiere di casa. Peccato per il giallo a Viero prima del riposo: diffidato, salterà la gara contro l’Avellino.

La ripresa offrirà molto meno, ma il poco da stralciare resta favorevole al Teramo, che ha il solo torto di non chiudere anzitempo una gara nella quale la differenza di valori tecnici era davvero evidente. E’ piaciuto poco il cambio tra Magnaghi e Iotti, non perchè difendere un vantaggio anche minimo sia uno scandalo, ma perchè alla fine mancavano 22 minuti più recupero e, ancor di più, perchè la Sicula Leonzio non aveva mai tirato in porta…

Ma siamo alle quisquiglie: contava vincere? Il Teramo ha vinto ed i tre punti servivano come il pane: adesso, all’orizzonte, la visita dell’Avellino di Capuano e poi il recupero contro il Catanzaro. Forse anche un pò di calciomercato.