PESCARA – “Matteo Salvini si è dichiarato favorevole alle trivellazioni. Adesso è il momento che anche i leghisti d’Abruzzo, il romano Marsilio e tutto il centrodestra ci dicano da che parte stanno: sono pro o contro alle trivellazioni in Abruzzo contro cui i cittadini hanno già combattuto per anni?”. A chiederlo è Sara Marcozzi, candidato presidente M5S della Regione Abruzzo, che prosegue: “In questi anni, sia a livello nazionale che a livello regionale, il Movimento 5 Stelle ha sempre lottato senza sosta per salvare il nostro mare da ogni minaccia. Una di queste è proprio l’utilizzo delle trivelle. Penso all’azione del governo nazionale che sta bloccando 40 richieste di trivellazione, che avrebbero potuto interessare anche l’Abruzzo, con il Decreto Semplificazione. Ma penso anche al caso Ombrina Mare. Mentre il candidato del centrosinistra Legnini votava nel 2012 a favore del Decreto Sviluppo che riavviò quella procedura, noi eravamo al fianco degli abruzzesi con alcune delle più grandi manifestazioni di piazza di sempre nella Regione, costringendo il PD a fare marcia indietro”. Abbiamo sempre avuto le idee chiare al riguardo. Il nostro programma di governo per l’Abruzzo – afferma Marcozzi – ha un capitolo interamente dedicato all’ambiente, alla nostra terra, a come proteggerla e valorizzarla”. “I cittadini hanno il diritto di sapere se una delle forze politiche in campo per le elezioni regionali sia disposta a far trivellare il nostro mare. Visto che i leghisti d’Abruzzo si sono già fatti imporre il nome del candidato presidente da Roma, non vedo perché non dovrebbero fare altrettanto con i temi e le scelte politiche. È probabilmente per questo che hanno scelto come candidato il “console” romano Marsilio, che ha intenzione di governare l’Abruzzo come se fosse una provincia di Roma”. “Il Movimento 5 Stelle – conclude Marcozzi – al governo della Regione avrà un solo obiettivo: pensare al bene dei cittadini d’Abruzzo. Lo abbiamo già fatto negli ultimi quattro anni e mezzo all’opposizione e siamo pronti a farlo con ancora più forza al Governo della Regione. Adesso è il momento che gli abruzzesi si riprendano quel futuro che è stato loro tolto”.