PESCARA – Una giornata in difesa della sanità pubblica quella organizzata dalla Cgil Pescara per lunedì 14 ottobre. Una mobilitazione dedicata ad un diritto universale, la salute, a prescindere dalla provenienza geografica o socioeconomica.
La mattinata si aprirà con un presidio davanti al Cup dell’Ospedale di Pescara (dalle 10:00 alle 12:00), un luogo simbolo delle difficoltà che i cittadini incontrano quotidianamente nell’accesso alle cure. Nel pomeriggio, a partire dalle 13:30, la biblioteca dell’Ospedale ospiterà l’arrivo della carovana nazionale della FP Cgil per una grande assemblea pubblica. Sarà presente, tra gli altri, Marco Vitelli, FP Cgil Nazionale area sanità. Nel corso della mattinata è fissato anche un incontro con gli organi di informazione per le ore 10:30 (sempre nell’area in prossimità del Cup dell’Ospedale di Pescara).
La Cgil di Pescara ha richiesto, nel contempo, di essere ricevuta dalla Direzione Asl di Pescara, per avanzare richieste chiare e precise. “Sono necessarie maggiori risorse per il servizio sanitario – si legge in una nota sindacale – per garantire prestazioni efficaci ed efficienti; la politica dei tagli, non risolverà i problemi, anzi li andrà ad aggravare, si pensi già solo ai lunghissimi tempi di attesa per le prestazioni. Altro aspetto strategico è quello relativo alla medicina territoriale che non riesce a garantire la presa in carica dei pazienti. Necessaria la tutela dei più fragili, con la creazione di una sala multisensoriale che permetta di accogliere in un ambiente protetto i pazienti con gravi disabilità . Urgenti, inoltre, tutta una serie di interventi infrastrutturali a beneficio delle persone con deficit uditivo. Un quadro desolante se ci si vanno ad aggiungere tutte quelle problematiche relative alla sicurezza del personale sanitario e quelle legate alle procedure di appalto”.
“Nel recente passato c’è stata l’apertura di un dialogo, di un tavolo di confronto con la Direzione Asl di Pescara – dice Luca Ondifero, Segretario Generale della Cgil Pescara – ora questo canale di comunicazione si è interrotto da marzo ed è impossibile fare finta di nulla. La situazione è sotto gli occhi di tutti, bisogna agire in fretta”.