TERAMO – Sciopero degli studenti del Convitto Nazionale Melchiorre Delfico e del Liceo Classico, quest’oggi. Hanno aderito quasi tutti i ragazzi delle superiori che non sono entrati in classe per le lezioni pomeridiane, rispettivamente nell’ex Comi e nel Liceo Milli. Gli studenti si sono radunati in piazza Dante per protestare contro il sequestro del palazzo Delfico e per il diritto allo studio.
Domenica circa 200/300 studenti sono stati invitati allo Stadio Bonolis per assistere alla partita del Citàà di Teramo contro l’Ancona: “Domenica saremo ospiti della squadra biancorossa che ci sostiene. Loro da poco si sono riappropriati della loro sede, così come noi stiamo lavorando per tornare nella nostra naturale“, ha detto il rappresentante d’Istituto Francesco Carosi, leader degli studenti.
Durante il sit in dinanzi a Palazzo Delfico, Carosi ha anche accennato ad alcuni fatti incresciosi avvenuti nel Liceo Milli: taluni si sono resi responsabili di scritte vandaliche nelle aule e sui banchi. Il rappresentante li ha redarguiti. “Ci sono ragazzi che si sono comportati male al Liceo Milli. La Preside Divisi ci ha ospitato e non è giusto. Diventa difficile restare credibili se si fanno queste cose. Dobbiamo rimanere pacifici“. Poi ancora sull’unità di intenti: “Noi non scioperiamo solo contro il pomeriggio. Ci urge che venga attivato il dissequestro del Delfico. Dobbiamo restare tutti uniti, compatti, agli occhi della città, della comunità e delle istituzioni. L’unica soluzione a questa scuola è solo questa! Vogliamo tornare al Delfico. Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, porteremo avanti altre iniziative. Vi chiedo di partecipare. Saranno tutte manifestazioni legali perché ci metto la faccia. Se c’è qualcuno che mi propone azioni irruente per favore le declini. Ci siamo fatti riconoscere per il nostro buon costume rimaniamo su questa linea. Non ci dobbiamo demoralizzare. Oggi non entrare è servito a far capire che siamo uniti e che non molleremo. Presidieremo queste scale finché non rientreremo“.
La Preside del Liceo Milli, Manuela Divisi, sentita sull’argomento delle scritte nelle aule, ha cercato di buttare acqua sul fuoco. “Stanno vivendo un momento particolare, non facile“, si è limitata a dichiarare.