PESCARA – Il Collettivo Zona Fucsia, insieme alle realtà associative, sindacali e politiche aderenti, lancia un Sit-In di protesta nei confronti della presentazione del libro “Il mondo al contrario” prevista il 13 Ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, con la presenza del generale Roberto Vannacci, autore del testo.

Per noi è essenziale ribadire in piazza, nella maniera più pacifica possibile, i motivi per cui riteniamo i contenuti del libro inaccettabili e offensivi, andando pesantemente a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili.

Il Sit-In si terrà a Piazza Italia, di fronte al Comune di Pescara – luogo della presentazione – dalle ore 17.30. Previsti diversi interventi delle Associazioni aderenti nonché delle realtà politiche e sociali che condividono con il Collettivo la volontà di contrastare i discorsi di odio e discriminatori.

 

Le opinioni del generale Vannacci contro persone LGBTQIA+, il mondo del femminismo e migranti sono espressione del peggior populismo e qualunquismo del nostro Paese.

Il suo lavoro, oltre a contenere un numero ampio di refusi ed errori grammaticali, è veicolo dei più violenti e futili stereotipi, nocivi per una società progressista e che aspira a garantire Diritti per tutte e per tutti.

Nonostante il contenuto violento, il libro è divenuto un best seller su Amazon.

Ex capo della Folgore e con diverse missioni alle spalle, è stato già destituito da cariche strategiche; recentemente è stato sollevato dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze a causa delle polemiche seguite alla pubblicazione del suo libro.

Qui riportiamo uno dei (tantissimi) passaggi critici del libro in cui offende senza mezzi termini immigrati, omosessuali, femministe, ambientalisti scagliandosi contro quella da lui definita come «dittatura delle minoranze», diffondendo un messaggio sbagliato, se non pericoloso.

Senza mezzi termini parla della comunità LGBTQIA+:

«Cari omosessuali, non siete normali»
«Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!» scrive Vannacci nel volume. «La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale che ha vietato termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: (ndr. chiediamo scusa per le parole riportate) pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale».

Tema molto trattato nel libro è l’immigrazione:

«Paola Egonu, i suoi tratti non rappresentano l’italianità»
«Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità». Per Vannacci, nonostante possano diventare cittadini italiani, i migranti sempre «diversi» restano. E sulla campionessa di pallavolo Paola Egonu, sottolinea appunto che è «italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».

 

Sul femminismo inoltre dice:

«Altra incredibile bordata proviene dal movimento femminista che si batte per l’emancipazione della donna. Oltre a promuovere istituzioni come il divorzio e l’aborto al suon dello slogan “Tremate, tremate, le streghe son tornate” si oppone alla figura femminile intesa come madre. Le moderne fattucchiere sostengono che solo il lavoro ed il guadagno possono liberare le fanciulle dal padre padrone e dal marito che le schiavizza condannandole ad una sottomessa, antiquata, involuta ed esecrabile vita domestica».

Cos’è la “normalità” per Vannacci?

«Il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti giornalmente volto ad imporre l’estensione della normalità a ciò che è eccezionale ed a favorire l’eliminazione di ogni differenza tra uomo e donna, tra etnie (per non chiamarle razze), tra coppie eterosessuali e omosessuali, tra occupante abusivo e legittimo proprietario, tra il meritevole ed il lavativo non mira forse a mutare valori e principi che si perdono nella notte dei tempi?

Per non parlare dei molti che, ritenendosi cittadini di un mondo universale e portatori di valori irrinunciabili vogliono cancellare le frontiere, i confini, gli stati, la cultura, la civiltà e persino la Patria per la quale si sono sacrificati milioni di nostri parenti e predecessori».

 

La libertà di espressione deve essere difesa e a tutti i costi tutelata, ma non può e non deve essere veicolo di messaggi di odio, offensivi, discriminatori e antidemocratici come questi.

Pertanto, il 13 ottobre dalle ore 17.30 di fronte al Comune di Pescara, saremo in piazza per ribadire che i discorsi di odio non possono essere promossi, specialmente in luoghi istituzionali come lo è la Sala Consiliare della nostra città.

Collettivo Zona Fucsia

Presenza Femminista
Mazì- Arcigay Pescara
Arci Pescara
Abruzzo Pride
Patate Bollenti
Anpi Comitato Provinciale Pescara
CGIL Pescara
Belle Ciao Pescara

Radio Città Pescara
La Formica Viola
Futuro Imperfetto
Oltre il Ponte

Sinistra Italiana Pescara
Sinistra Italiana Abruzzo
Partito Democratico Abruzzo
Circolo PD G. di Vittorio
Giovani Democratici Provincia Pescara
Giovani Democratici Abruzzo
Potere al Popolo Pescara

Coalizione Civica Pescara
Partito della Rifondazione Comunista Pescara
Partito della Rifondazione Comunista Abruzzo
USB Pescara
UDI Pescara
Giovanni Di Iacovo – Consigliere Comunale Pescara

Okay!

Centro Antiviolenza Donn.è
Non sei Sola
Dafne ETS
Brianza Oltre l’arcobaleno

Disability Pride Network