TERAMO – Cinema per Sebastiana è una mini rassegna con due appuntamenti cinematografici a L’Arca Laboratorio per le arti contemporanee, a Teramo, nell’ambito della mostra Sono tutta negli occhi. Sebastiana Papa fotografa (1932 – 2002), curata da Gabriele D’Autilia, storico della fotografia, e Gianfranco Spitilli, antropologo culturale, organizzata da Bambun Aps per Comune di Teramo, Università degli Studi di Teramo, Iccd Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ministero Cultura).

Venerdì 13 ottobre, inizio alle 18, proiezione del film documentario Il respiro della foresta (Cina, 2021, 85’) di Jin Huaqing. Il film è un maestoso documentario che testimonia l’annuale ritiro spirituale nei cento giorni più freddi dell’anno di migliaia di monache tibetane, che si auto-confinano in minuscole abitazioni in legno. Con le loro vesti rosse compongono una sorta di foresta vivente (Dark Red Forest il titolo internazionale del film) nella vastità gelida dell’altopiano del Tibet. Il film è frutto di un lungo e paziente lavoro di osservazione del regista cinese Jin Huaqing. Nel 2014 questi si trova in una valle remota, nella provincia di Sichuan, dove incontra alcune monache tibetane: fanno parte di una comunità di circa diecimila persone, che sotto il magistero di alcuni lama intraprendono un percorso di studio e preghiera nel monastero di Yarchen. Per il regista è l’inizio di una serie di viaggi e trattative per avere accesso al tempio buddista senza disturbarne le attività, farsi accettare dalla comunità e ottenere il permesso per le riprese, che inizieranno solo nel 2017 per protrarsi fino al 2020. Il film, proiettato in versione originale con sottotitoli, ha vinto il premio del Cai Genziana d’Oro al Trento Film Festival 2022 e ha ricevuto il Premio speciale della giuria al Seattle International Film Festival.

Sebastiana Papa ha raccontato nelle sue fotografie la spiritualità femminile, in particolare il monachesimo di religiose di ogni credo e nazione. Il respiro della foresta è un viaggio in uno di quei mondi da lei osservato e narrato con rispetto.

Appunti per un film sull’India (Italia, 1968, 34’), proiezione giovedì 26 ottobre, ore 18.

Nella mostra è esposta una fotografia di Sebastiana Papa che ritrae Pier Paolo Pasolini a colloquio con un santone indiano. Tra dicembre 1967 e gennaio 1968, nello Stato di Maharashtra (a Bombay), nell’Uttar Pradesh, nel Rajahstan, a Nuova Dehli, Pasolini effettua delle riprese, fissando con la cinepresa degli “appunti” in vista di un futuro lungometraggio di fiction: un film sulla leggenda di un maragià che offre il proprio corpo alle tigri per sfamarle; la famiglia del maragià, dopo la liberazione dell’India, si estingue perché i suoi membri muoiono di fame durante una carestia. «Così sono andato in India a fare una specie di inchiesta per verificare se questa idea era attendibile o no», spiegò Pasolini. L’India significava per Pasolini ritornare sui due grandi temi del Terzo Mondo: la religione e la fame. PPP presentò diversi progetti ad alcuni produttori: l’unica possibilità di realizzazione gli fu offerta dalla Rai, che gli propose uno speciale per Tv7. Pasolini effettuò le riprese per le strade, principalmente nella città di Bombay e nelle sue estreme, poverissime periferie, con la cinepresa in spalla, riprendendo gente comune e dialogando con intellettuali indiani. Appunti per un film sull’India fu presentato nel 1968 alla 29ª Mostra di Venezia e fu poi trasmesso sul primo canale della Rai, all’epoca Programma Nazionale. Rai Teche ripropone il documentario in versione restaurata.

La visione dei due film sarà introdotta dai curatori della mostra Sono tutta negli occhi. Sebastiana Papa fotografa (1932 – 2002) Gabriele D’Autilia e Gianfranco Spitilli e dalla giornalista culturale Anna Fusaro, coordinatrice eventi mostra. Interverranno il sindaco Gianguido D’Alberto, l’assessore alla cultura Antonio Filipponi, il rettore dell’università Dino Mastrocola, il direttore dipartimento Scienze della comunicazione Christian Corsi, la responsabile del Polo museale Gioia Porrini.

Altri appuntamenti di approfondimento (di cui sarà data comunicazione in seguito) accompagneranno la mostra, che si chiuderà domenica 19 novembre 2023.