TERAMO – Non possiamo tradurre il pensiero di tutti, ma che ci sia dello scetticismo misto ad un inguaribile ottimismo è tipico dei tifosi biancorossi. In una fase nella quale “qualcosa si è mosso” ma nella consapevolezza che c’è ancora tanto, ma davvero tanto da fare (sentenza del Consiglio di Stato a parte), abbiamo raccolto alcuni pareri negli ambienti calcistici teramani. Eccoli:
ARCADIA (tifoso) – E… rieccoci! Accade un fatto: è il tempo di una data, tante dal 22 giugno scorso. Si attende con trepidazione un esito e si prega che vada bene (sino ad oggi sempre male): ci si consulta e si vivono ore febbrili… poi, a tarda sera (ieri l’ultima, in ordine di tempo) arriva la risposta a quel fatto, a quell’evento ma… c’è sempre un filo, c’è sempre un collegamento con un’altra situazione che dovrà maturare…. Esiste un’altra data alla quale, inesorabilmente, è legata la precedente e si ripiomba nel nulla, nel non sapere, nello “speriamo che…”, così, all’infinito. E’ questo lo stillicidio che va avanti dal 22 giugno! Una parola, un fatto, non bastano mai, perché occorre poi che ne intervengano altri e poi altri ancora, in un vortice eterno di non ufficialità, di incertezza e di approssimazione. Una situazione che mi fa venire il dubbio di essere, noi tutti, su “Scherzi a parte”… E dire che non chiediamo la luna ma una squadra di calcio da seguire e da amare. È un bene sputtanatissimo da queste parti! Ce l’hanno tutte le città, tutti i paesi e anche le frazioni d’Italia… anche Cavuccio ha la sua squadra! Perché a Teramo è così tanto difficile?
GIUSEPPE BRACALENTI (Pres. Club Biancorosso) – Un segnale decisamente positivo per la continuità del calcio cittadino. Alcuni dei nomi accostati a questa nuova compagine societaria rappresentano un’assoluta garanzia per competenza e per passione biancorosse.
MASSIMO D’APRILE (Pres. FC Bonolis) – Sono amici e da tifoso posso solo ringraziare chi si mette davanti per un bene comune chiamato Teramo Calcio. Professionalmente mi auguro che capiscano subito che, oltre all’iscrizione, c’è da programmare con risorse economiche rilevanti e certe, per un percorso a lungo termine che garantisca la stabilità del calcio teramano ad una città delusa, che meriterebbe ben altro.
FRANCESCO DI FRANCESCO (giornalista) – Un plauso a tutti gli ideatori, sperando che possano attuare nel migliore dei modi il loro programma e garantire un futuro tranquillo e vincente ai colori biancorossi.
GABRIELE DI GIUSEPPE (tifoso) – Purtroppo non conosco neanche di nome i soci fondatori ma mi sembra di tornare indietro, ai tempi della costruzione del Real Teramo, quando arrivò Campitelli. Così come siamo, a me sembra una società che potrebbe partecipare ad un campionato di Promozione o di Eccellenza.
DODO DI SABATINO MARTINA (tifoso ed opinionista) – Con mio sommo dispiacere assisto inerme, da settimane e mesi, ad una processo di deresponsabilizzazione e di scarico delle responsabilità che credo abbiano davvero umiliato il vero teramano, e questo mi dispiace, mi duole, mi umilia. Quello che invito a fare è di coltivare la damnatio memoriae – una pena consistente nella cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una determinata persona – per tutte le componenti che, a vario titolo, in questo teatrino dell’assurdo, si sono succedute: chi per insipienza, chi per incapacità, chi per volontà manifesta (peraltro maldestramente celata), con l’obiettivo di distruggere l’ultima delle passioni di questa città, la più autentica, la più forte, la più genuina: quella del Teramo Calcio e parlo al passato perché io purtroppo, prima di altri, mi duole dirlo, avevo preannunciato un cupio dissolvi – desiderio di essere dissolto -ed è quello che, purtroppo, si è verificato. Come cittadini abbiamo l’obbligo di coltivare la damnatio memoriae di tutti gli attori, teramani soprattutto, e non.
ALFREDO NAPOLITANI (tifoso ed opinionista) – Fino a quando non si concretizzerà, resterà un miraggio nel deserto arido, chiamato Teramo!
CHRISTIAN SIMONELLA (tifoso) – Devo dire che Lorenzo Ponzuoli mi ha colpito, ma dopo gli ultimi avvenimenti che abbiamo vissuto crederò solo ai fatti, non più alle parole. Certo è che sarò il primo ad appoggiare una nuova società se, come progetto primario, avrà un Teramo inclusivo e non più esclusivo. Mi auguro fortemente la nascita di un Teramo giovane (di mentalità), un Teramo di Tutti e alla portata di Tutti e, soprattutto, di un Teramo con un forte senso del Territorio e per il Territorio.
MASSIMILIANO ZECHINI (tifoso) – Sono contento ma nello stesso tempo deluso, triste, svuotato. A noi non appartiene il dilettantismo ma ce lo hanno imposto: non ci resta che augurare buon lavoro ai nuovi.
PEPONE (tifoso) – Sono ragazzi con tanto entusiasmo; non so se hanno la capacità di gestire un campionato di serie D o altro: quello che fa rabbia é che i teramani con capacità economiche maggiori siano rimasti a guardare dalla finestra. Per il resto, serie C o serie D o anche Promozione regionale, io ci sarò sempre, ma in trasferta e non più al Bonolis.
ELSO SIMONE SERPENTINI (storico) – Sono molto fiducioso per l’attendibilità delle persone coinvolte e per quel che si da del progetto e dell’intenzione di coinvolgere persone altrettanto serie. Non importa la categoria, importa che ci sia stata una purga, per non usare il termine infelicemente usato a suo tempo di bonifica, anche perché si è capito che, come avevo purtroppo previsto, non si stava bonificando il calcio teramano ma lo si stava portando alla distruzione. Per questo mi auguro che per il terreno di gioco si trovi un’altra soluzione, alternativa al continuare a dare soldi a chi non li merita. Auguri, dunque, e Forza Teramo. Seguiremo il Diavolo anche all’Inferno.
PIERGIORGIO TAMBURRI (tifoso) – Anche se non conosco di persona questi imprenditori, le impressioni sembrano essere positive e pare abbiano tanta voglia di sviluppare una programmazione oculata e con il giusto entusiasmo: di questo li ringrazio. Spero in una D di transizione e il prossimo anno da protagonisti. Forza Teramo!