MOSCIANO SANT’ANGELO – Nel cuore della notte, alla centrale operativa dei carabinieri di Giulianova, veniva transitata una telefonata proveniente da Mosciano Sant’Angelo, con la quale un giovane manifestava intenti suicidi, in particolare minacciava di gettarsi da un cavalcavia dell’autostrada A 14.

L’operatore di turno, un brigadiere con alle spalle una lunga militanza nel radiomobile, percepita la gravità del fatto ed avviava con il ragazzo un lungo colloquio telefonico guadagnandosi la sua fiducia.

Gli veniva raccontato che voleva suicidarsi perché aveva deluso i genitori nello studio e piano piano riceveva indicazioni sul luogo ove si trovava; grazie al tracciamento della telefonata i carabinieri della Stazione di Roseto degli Abruzzi lo rintracciavano. Il ragazzo era arrivato, con la propria autovettura, in un cavalcavia dell’A 14 nel comune di Mosciano sant’Angelo, in contrada Colle Pizzuto, ed era ancora al telefono con l’operatore di Giulianova.

I Carabinieri della pattuglia provvedevano a tranquillizzarlo e lo affidavano alle cure dei sanitari del 118, i quali lo conducevano all’ospedale di Giulianova. Adesso il giovane sarà sottoposto alle cure dei sanitari mentre al carabiniere della centrale operativa, il quale ricopre un incarico importante ma poco visibile all’esterno, l’immensa soddisfazione di aver aiutato un giovane, un coetaneo dei suoi figli e d’aver saputo colloquiare delicatamente e sapientemente con lui, facendolo desistere da pensieri cattivi, tanto da salvargli la vita.